Il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI) è stato istituito con la Legge n. 4 del 3 febbraio 2011 (art.2). La finalità del SQNPI è quella di certificare le produzioni agricole ed agroindustriali, ottenute conformemente alla norma della produzione integrata.
Il sistema di produzione agroalimentare “utilizza tutti i mezzi produttivi e di difesa delle produzioni agricole dalle avversità, volti a ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi ed a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici”
Ricordiamo che la lotta integrata è in realtà obbligatoria dal primo gennaio 2014 (ai sensi dell’articolo 219, del decreto legislativo n. 150 del 14 agosto 2012). Esiste anche un livello “avanzato” e “volontario” di lotta integrata, che prevede l’osservanza dei Disciplinari Regionali di Produzione Integrata. In Lombardia questo livello viene generalmente adottato dalle aziende che aderiscono alla Misura 10 – sottomisura 10.1 del Programma di Sviluppo Rurale, le quali percepiscono un premio annuale che, in funzione della coltura, può raggiungere i 600 euro/ettaro.
La certificazione SQNPI si divide in due categorie:
- Certificazione (consente l’uso del marchio SQNPI)
- Attestazione di conformità agroclimatica dell’azienda agricola. La semplice attestazione di conformità non consente l’utilizzo del marchio, ma è finalizzata a dimostrare il rispetto della produzione integrata per le misure agro ambientali dei PSR – Misura 10.
Le aziende agricole lombarde che aderiscono alla Misura 10, tuttavia, non hanno l’obbligo di possedere l’attestazione di conformità agroclimatica, ed i controlli sono a campione e in capo alla Regione stessa.
La certificazione è richiedibile sia per la materia prima agricola che per il prodotto trasformato e consente l’immissione sul mercato con il marchio SQNPI di seguito riportato.
I controlli in campo prevedono l’effettuazione di un’analisi multiresiduale, nonché il rispetto dei disciplinari regionali di difesa:
e delle tecniche agronomiche:
Questi criteri hanno lo scopo di limitare l’uso dei fitofarmaci e di favorire la rotazione dei principi attivi, così da evitare l’insorgenza di resistenze da parte dei patogeni, inoltre uno degli obiettivi principale di questa certificazione è di mantenere la naturalità degli ecosistemi e il rispetto del territorio.
Riguardo alla fase di post raccolta, viene richiesto, oltre ai requisiti minimi di qualità e il rispetto delle norme igienico sanitarie, di monitorare e gestire la produzione dei reflui e degli scarti di trasformazioni e di predisporre un piano triennale di miglioramento della gestione della risorsa idrica, e per quanto riguarda il consumo energetico, favorendo il consumo delle risorse rinnovabili.
Un ultimo punto su cui si concentrano i controlli è la rintracciabilità del prodotto con marchio SQNPI che, nel caso delle cantine, farà riferimento ai registri di cantina, senza dover fare una duplicazione delle registrazioni.