INDICAZIONI METEOROLOGICHE
Anche i temporali di sabato 28 maggio hanno evitato la gran parte del territorio bresciano, scaricando nuovamente grandine sulla vicina bergamasca, questa volta colpita maggiormente nei paesi di pianura e lungo la A4 (10-20mm). Grandine anche nella zona di Erbusco, fortunatamente senza particolari danni.
In alcuni paesi della Franciacorta (Cazzago e Villa Pedergnano) sono scesi fino a 20-25 mm, con il resto dell’areale franciacortino e la Valtènesi tra i 5 e i 7 mm. La notte di domenica 29 maggio ha portato altri 10-20 mm nella fascia collinare da Varese al Garda con i comuni di pianura sostanzialmente all’asciutto o con lievi piovaschi (2-4 mm).
Più consistenti gli accumuli salendo verso nord con le valli bergamasche e l’alto Garda vicini ai 50 mm nelle 2 giornate. Da mercoledì 1 giugno il tempo è nuovamente caldo e stabile, ma nella giornata di oggi, venerdì 3 giugno, è atteso il passaggio di un fronte temporalesco che probabilmente coinvolgerà le zone montane e, forse, anche l’area del Garda.
Fine settimana caldo e tempo stabile e probabile nuovo passaggio perturbato per martedì 7 giugno.
FASE FENOLOGICA
A seconda delle zone e delle varietà la vite nella fase di piena fioritura – acino delle dimensioni di un piccolo pisello (BBCH 65 -75).
GESTIONE DELL’INERBIMENTO E DELLA VEGETAZIONE
Al fine di preservare le risorse idriche si consiglia di trinciare tutte le file. Per mantenere le aree rifugio si consiglia di non trincare le capezzagne o le aree di contorno quali le scarpate.
È possibile eseguire una prima sfogliatura leggera soprattutto nei punti con maggior affastellamento della vegetazione e nei vigneti e/o varietà più vigorose che emettono parecchie femminelle, avendo cura di lasciare le foglie superiori che coprono il grappolo.
Nei vigneti più precoci è possibile iniziare anche le operazioni di prima cimatura.
PERONOSPORA
Rischio medio
Sono visibili i danni da peronospora del periodo piovoso di inizio maggio, dove le piogge hanno superato i 35 mm con conseguenti bagnature fogliari nei giorni successivi e che hanno determinato, nei luoghi più umidi, l’avvio di un’infezione di entità lieve (5%) con punte fino al 20%. Al momento si riscontra che l’infezione ha colpito principalmente i grappoli, senza danni significativi su foglia.
Non si segnalano problemi in altre località, ma vista la fase fenologica indichiamo un rischio complessivamente medio. Il suggerimento è sempre quello di anticipare una nuova pioggia.
Al fine della difesa è consigliabile utilizzare una delle seguenti combinazioni, abbinando una delle sostanze attive di copertura ad una delle sostanze attive sistemiche:
- Copertura: rame*, folpet*, dithianon*, zoxamide*. Azione preventiva.
- Sistemici: oxathiapiprolin*, metalaxil m*, fosetil*, fosfonati*. Entrano in circolo e si redistribuiscono nella vegetazione. In questo momento sono in grado di coprire la crescita attiva.
Per quanto riguarda i vigneti a conduzione biologica si consiglia la distribuzione di 300-350 grammi/ettaro di rame metallo (inteso proprio come sostanza attiva, non come dosaggio del prodotto commerciale).
OIDIO
Abbinare al trattamento per la difesa da peronospora un trattamento anti oidico con spiroxamina* o tirazoli* (flutriafol, fenbuconazolo, penconazolo, tetraconazolo, difenconazolo, miclobutanil e tebuconazolo), o strobiruline* (azoxystrobin, pyraclostrobin, trifloxystrobin), in abbinamento con zolfo* bagnabile al dosaggio 4 Kg/ha. Solo nelle aree con infezioni ricorrenti e su vitigni sensibili è possibile innalzare il dosaggio dello zolfo a 6-8 Kg/ha. Consultare il bollettino 4 per le limitazioni sui triazoli e le altre sostanze indicate per il controllo dell’oidio.
In produzione biologica utilizzare zolfo alle dosi indicate in base al rischio areale. Per aumentare l’efficacia dei trattamenti è possibile utilizzare zolfo in soluzione concentrata. Nei casi di recidiva l’utilizzo di COS OGA può integrare l’azione del fungicida principale.
SCAFOIDEO
Siamo in attesa del comunicato regionale relativo ai trattamenti obbligatori contro lo Scaphoideus titanus, vettore della flavescenza dorata della vite. Ad oggi si osservano principalmente neanidi di prima età.
Di seguito i principi attivi impiegabili da disciplinare:
Rispetto allo scorso anno è stata inserita la Beauveria bassiana, fungo entomopatogeno degli insetti, di cui il prodotto commerciale “Naturalis” è il più conosciuto e presenta un dosaggio su vite da vino di 1-1,5 l/ha:
Ricordiamo che la sostanza attiva acrinatrina è utilizzabile ancora per quest’anno, e dal 23 giugno 2023 andrà in revoca definitiva.
COCCINIGLIA DEL CORNIOLO – Partenolecanium corni
È iniziata la migrazione delle neanidi verso la vegetazione che sarà scalare e pertanto l’eventuale trattamento andrà effettuato tra 5-10 giorni almeno. Nei casi più gravi si può intervenire con spirotetramat*, acetamiprid*. In altre situazioni il futuro trattamento contro scafoideo effettuato con acetamiprid* potrà avere azione collaterale contro tale parassita. In produzione biologica è possibile utilizzare è possibile utilizzare azadiractina*.
TIGNOLETTA – Lobesia botrana
È in corso la generazione antofaga del patogeno. Questa generazione non viene trattata.