INDICAZIONI METEOROLOGICHE
Il passaggio temporalesco di venerdì tardo pomeriggio ha portato circa 15-20 mm nella fascia pedecollinare bergamasca e solamente 2-5 mm dalla Franciacorta alla Valtènesi. Nessuna precipitazione in Lugana.
L’atteso e anche temuto peggioramento di martedì 28, invece, ha disatteso totalmente le aspettative di pioggia, portando da 2 a 5 mm su tutto il territorio, cioè nemmeno quanto mediamente evapo-traspira in un giorno, in questo periodo. La nuova occasione per dei temporali, anche se localizzati, sarà venerdì 1 luglio, dopodiché l’anticiclone prenderà nuovamente il dominio, almeno fino a metà della prossima settimana, quando sono attese correnti più fresche da est che, quantomeno, dovrebbero portare le temperature a livelli più consoni.
Una nuova statistica ci dice che dal 1949 (73 anni), la stazione meteo del Pastori non ha mai registrato un periodo 1 gennaio – 15 giugno così secco. Di seguito la top ten:
L’aspetto più critico è che se prendiamo un anno mobile, per esempio dall’1 maggio 2021 al 31 maggio 2022, non è mai stato registrato un periodo così secco dal 1949 e la situazione è la seguente e:
FASE FENOLOGICA
A seconda delle zone e delle varietà la vite nella fase prechiusura/chiusura grappolo (BBCH 73 -79).
GESTIONE DELL’INERBIMENTO E DELLA VEGETAZIONE
Al fine di preservare le risorse idriche si consiglia di trinciare tutte le file. Per mantenere le aree rifugio si consiglia di non trincare le capezzagne o le aree di contorno quali le scarpate.
Dove necessario cimare il minimo indispensabile.
In diversi contesti i sintomi da stress idrico sono accentuati, pertanto è consigliabile effettuare bagnature settimanali che apportino almeno 50 mm.
Controllare la presenza di ceppi con sintomi di giallumi della vite eliminando la vegetazione e segnandoli per estirpali successivamente.
PERONOSPORA
Rischio basso
Le temperature elevate ed il clima secco hanno limitato la diffusione del patogeno che è assente da pressoché tutti gli areali, con sporadica presenza in caso di distribuzione inefficace. I deboli rovesci accorsi e la fase fenologica suggeriscono comunque di non abbassare la soglia di guardia.
Per questo si consiglia quanto segue:
- Aree ad alto rischio: mantenere la copertura con l’intervallo indicato in etichetta, prolungandolo al termine maggiore nel caso in cui non siano previste piogge con rame*, zoxamide* o ametoctradina*, in miscela con sostanze attive di tipo sistemico come oxathiapiprolin*, fosetil*, fosfonati*, nei limiti ammessi dalle etichette o dai disciplinari di produzione;
- Aree a medio rischio: rame*, zoxamide*, ametoctradina*, amisulbrom* da sole o in miscela con sostanze attive che si redistribuiscono parzialmente come i CAA (dimetomorf*, mandipropamide*, iprovalicarb*, valifenalata*, benthiavalicarb*) o sistemiche, come i fosfonati, con la metodica indicata nel punto precedente.
- Aree a basso rischio: intervenire in anticipo su eventuali piogge con rame* a 300/350 grammi/ettaro di metallo
Per quanto riguarda i vigneti a conduzione biologica si consiglia la distribuzione di 300/350 grammi/ettaro di rame metallo (inteso proprio come sostanza attiva, non come dosaggio del prodotto commerciale).
OIDIO
Rischio alto
Abbinare al trattamento per la difesa da peronospora un trattamento anti oidico con triazoli* (flutriafol, fenbuconazolo, penconazolo, tetraconazolo, difenconazolo, miclobutanil e tebuconazolo), o strobiruline* (azoxystrobin, pyraclostrobin, trifloxystrobin), metrafenone o pyriofrenone, fluxapyroxad o boscalid, proquinazid, bupirimate, da soli o in abbinamento con zolfo* bagnabile al dosaggio 4 Kg/ha.
Nelle aree con infezioni ricorrenti e su vitigni sensibili è possibile innalzare il dosaggio dello zolfo a 6-8 Kg/ha. Consultare il bollettino 4 per le delle sostanze indicate per il controllo dell’oidio.
Nella aree più sensibili o con infezioni in corso turnare frequentemente i prodotti e abbinare zolfo alle dosi indicate per evitare l’insorgenza di resistenze.
In produzione biologica utilizzare zolfo alle dosi indicate in base al rischio dell’areale. Per aumentare l’efficacia dei trattamenti è possibile utilizzare zolfo in soluzione concentrata. Nei casi di recidiva l’utilizzo di COS OGA può integrare l’azione del fungicida principale.
Nelle seguenti immagini la presenza di oidio su foglia e i danni su grappolo e tralcio.
SCAFOIDEO
Riportiamo gli obblighi in vigore. Sono obbligatori:
- 2 trattamenti nei comuni di Capriano del Colle, Poncarale, Flero, Borgosatollo, Castenedolo e Azzano Mella.
- 3 trattamenti per i vigneti a conduzione biologica.
- 1 trattamento nel resto della provincia di Brescia e nella provincia di Bergamo
Quando effettuare i trattamenti
Nel caso si debbano effettuare due interventi si consiglia di procedere con il primo dal 11 al 20 giugno 2022 e con il secondo dal 25 giugno al 4 luglio, con un intervallo tra i due trattamenti di circa 14 giorni. Nel caso si intervenga una volta sola il periodo consigliato è dal 17 giugno al 28 giugno 2022. Nel caso di tre interventi si consiglia di effettuare il primo all’inizio della prima “finestra” e ripetere i successivi ogni 12-14 giorni.
Possibilità di ridurre il numero dei trattamenti
È data la possibilità di ridurre il numero dei trattamenti come descritto nei precedenti bollettini.
Di seguito i principi attivi impiegabili da disciplinare:
Rispetto allo scorso anno è stata inserita la Beauveria bassiana, fungo entomopatogeno degli insetti, di cui il prodotto commerciale “Naturalis” è il più conosciuto e presenta un dosaggio su vite da vino di 1-1,5 l/ha:
Ricordiamo che la sostanza attiva acrinatrina è utilizzabile ancora per quest’anno, e dal 23 giugno 2023 andrà in revoca definitiva.
TIGNOLETTA
In aumento le catture registrate del volo di seconda generazione, in diversi areali anche ben oltre la soglia di intervento.
La seconda e terza generazione sono quelle che arrecano danni agli acini, penetrandovi e causandone il disseccamento e favorendo, soprattutto con la terza generazione, attacchi di botrite e marciume acido.
La soglia di intervento con il campionamento è generalmente la semplice presenza di uova o fori di penetrazione in vigneti solitamente infestati o il 5% di grappoli infestati nei vigneti non solitamente infestati. La soglia di intervento con le trappole (collocate a metà aprile) può essere indicativamente di 10/15 maschi/trappola/settimana.
Con insetticidi che svolgono la loro attività sulle larve neonate o anche sulle uova (ovo-larvicidi) il trattamento dovrà essere più tempestivo ed eseguito a partire dalla fase di ovideposizione che in genere inizia 12-14 giorni dopo l’inizio delle catture dei maschi nelle trappole a feromoni.
Con insetticidi tradizionali, invece, si può intervenire mediamente 7-8 giorni dopo il picco massimo dei voli, rilevato sempre con le trappole a feromoni.
Indichiamo di seguito le sostanze attive ammesse da disciplinare per il suo controllo.
Trattamenti contro scafoideo eseguiti con *acetamiprid, *taufluvalinate ed *etofenprox hanno azione collaterale anche nei confronti di tignoletta.