INDICAZIONI METEOROLOGICHE
A partire dal 7/8 agosto le temperature sono lievemente scese riaspetto ai picchi di luglio, mantenendosi comunque in un range 20/32 °C, in grado di influire negativamente sullo sviluppi delle colture. I rari abbassamenti di temperatura sono avvenuti in corrispondenza dei passaggi temporaleschi, ed hanno assunto carattere definitivo col la fine di agosto dove le T sono scese al di sotto dei 20 °C la minima e dei 30°C la massima.
PREVISIONI METEOROLOGICHE
Tempo variabile con elevata copertura nuvolosa fino a mercoledì cui seguirà un veloce peggioramento con un ulteriore abbassamento di T, per le quali è possibile comunque un ritorno attorno ai 30°C, in corrispondenza delle giornate soleggiate.
In seguito elevata incertezza con il possibile ingresso di un fronte freddo e un sensibile abbassamento delle temperature.
CONDIZIONE VEGETATIVA
Sulle semine successive al 15 agosto si evidenza un’ottima omogeneità di crescita. Sulle semine precedenti si evidenziano alcune problematiche di maturità delle colture col macchie di Rizoctonia.
Le prove varietali in corso permettono di verificare come le caratteristiche genetiche abbiano forte influenza sulla tenuta delle colture nei periodi ad elevato stress.
IRRIGAZIONE
Adeguare la distribuzione alle nuove condizioni del tempo ed alle condizioni di ombreggio della serra.
OMBREGGI
Spinacino e Valeriana 50 % di luminosità. Tutte le altre colture piena luminosità.
Nel caso di presenza di attacchi di Fusarium mantenere un livello di ombreggio.
Se dovesse essere confermata la tendenza con un forte abbassamento di temperature ed il mantenimento del livello termico a lungo termine a partire dalla prossima settimana sarà possibile rimuove gli ombreggi da tutte le colture
PREPARAZIONE DEI TERRENI
In presenza di marciumi del colletto (rizoctonia, sclerotinia o botrite) favorire innanzitutto le azioni agronomiche quali le lavorazioni profonde e con adeguato stato dei tempera dei suoli per evitare suoli eccessivamente costipati o farinosi con formazioni di croste superficiali alla prima irrigazione.
Prestare molta attenzione al consumo degli organi di lavorazione del terreno per garantire un omogenea profondità di lavorazione.
In caso di eccessiva destrutturazione dei suoli effettuare corposi apporti di sostanza organica matura.
Per la limitazione delle infestanti, in assenza di suoli costipati e marciumi del colletto, è possibile effettuare la semina su sodo.
SEMINE
Nella maggior parte dei casi le semine sono corrette.
In alcuni casi si segnalano nascite scalari a seguito della presenza di macchie di secco conseguenti alla lunga stagione asciutta e alla progressiva destrutturazione dei suoli.
Nel caso di terreni eccessivamente asciutti le nascite potrebbero essere influenzate negativamente dall’eccessiva polverosità dei suoli con conseguente trascinamento e differente profondità dei semi.
In altri casi la problematica può essere causata dall’irregolarità della bauletta o dal consumo dei falcioni delle seminatrici.
In previsione delle semine autunnali procedere alla manutenzione approfondita delle seminatrici.
STATO FITOSANITARIO
In presenza di marciumi del colletto intervenire con tricoderma alla semina, eventualmente ripetendo dopo 7 giorni. L’uso continuo de i funghi antagonisti, in associazione con una corretta preparazione dei suoli e una bagnatura equilibrata, consente di limitare di molto le fasi di elevata virulenza di funghi del terrreno
Nei casi più gravi è possibile utilizzare:
- Boscalid: vista l’elevata persistenza che ne comporta il ritrovamento pe molto tempo nelle analisi multi residuali anche di colture successive per cui non è ammessa, questa sostanza attiva è stata eliminata da alcuni disciplinari riducendo il numero di sostanze attive ammesse e togliendo uno strumento molto efficace. L’intervallo di sicurezza molto lungo ne consente l’uso alla semina per la maggior parte delel colture.
- Ciprodinil + fludioxonil: Prodotto di buona efficacia con un intervallo si sicurezza di 7 giorni che può essere utilizzato anche in pechiusura fila, fase fenologica che comporta una maggiore sensibilità ai patogeni per la presenza di umidità in corrispondenza del colletto.
Nei casi peggiori è possibile utilizzare i geodisinfestanti (metam sodio, metam potassio, dazomet) tenendo conto delle prescrizioni di etichetta.
Si rammenta che non esistono sostanze attive efficaci contro il Fusarium. Poiché il patogeno è specie specifico (il fusarium del lattughino non attacca altre colture), in caso di presenza è opportuno effettuare ampie rotazioni. Nel caso non sia possibile escludere la coltura dalla produzione selezionare le varietà meno sensibili o tolleranti (non esiste fattore di resistenza al fusarium) escludendo quelle più sensibili, attivare tutte le azioni agoronomiche che consentono di mettere la coltura nelle migliori conduzioni possibili e intervenire per funghi antagonisti generici (Tricoderma spp) o specializzati (fusarium ipovirulento). Le geodisinfestazioni hanno un efficacia non risolutiva nei confronti di questo patogeno.
La riduzione delle temperature dovrebbe attenuare, anche di molto, la virulenza degli attacchi.