La stima del valore di una pianta
Passeggiando per una città incontriamo molti monumenti, alcuni sono in muratura, altri sono metallo, altri ancora sono naturali.
Solo questi ultimi non sono replicabili e per avere un nuovo monumento vivente servono decine o centinaia di anni di cura.
Quanto vale, quindi, un albero? Qual è suo il valore estetico, ambientale o ecologico?
Se dal punto di vista estetico, ambientale, ecologico od affettivo la perdita di un esemplare storico è inestimabile, lo stesso può essere valutato in termini economici (sic!) per motivi legali come risarcimenti o compensazioni oppure per curiosità.
Nei prezziari sono presenti valori per piante fornite in vivaio, ma si tratta di esemplari di modeste dimensioni, con una circonferenza del fusto difficilmente superiore ai 30/35 cm.
Qual è invece il valore di un esemplare adulto, magari secolare?
È complesso poter dare un valore economico quando non esiste un reale mercato attivo di riferimento e non è nemmeno possibile quantificare il valore economico del tempo necessario per far crescere una pianta fino a una certa dimensione. Fortunatamente a questo interrogativo hanno provato a dare una risposta diversi esperti del settore che sulla base della loro esperienza hanno creato dei metodi efficaci a questo scopo. Ogni metodo, a seconda delle necessità e della cultura del Paese in cui è stato elaborato, utilizza alcuni criteri utili per poter quantificare il valore della pianta, attribuendo a ognuno una scala di punteggi. Moltiplicando poi tutti i punteggi tra di loro si ottiene la stima economica del valore della pianta.
Solitamente i parametri più frequentemente utilizzati sono:
-Il pregio della specie: che può essere rara o comune;
-La dimensione: solitamente si utilizza la circonferenza del fusto a 1.3 metri dal suolo (a petto d’uomo);
-I difetti strutturali: corteccia inclusa, fusti codominanti, chioma asimettrica;
-Problematiche fitosanitarie: malattie o danni che possono compromettere la salute della pianta;
-Aspettativa di vita: strettamente collegata alle problematiche fitosanitarie;
-Localizzazione: a seconda della zona dove è collocata la pianta, valutando quindi il suo ruolo sociale e nel paesaggio.
-Inserimento nel contesto: viene considerato quello che è presente nei dintorni della pianta, quindi se sono presenti altre piante, se è isolata o se è parte di un filare o di un gruppo di piante.
-Aspetto complessivo: Rappresenta il valore estetico della pianta, che può essere migliorato o peggiorato per mano dell’uomo.
-Special factors: se la pianta ha elementi di pregio come una certa importanza storica e è riconosciuta come pianta monumentale.
Tra i metodi maggiormente utilizzati dai professionisti nel mondo abbiamo: C.T.L.A., Metodo svizzero modificato, C.A.V.A.T., Metodo tedesco, S.T.E.M. e il VAT03 Method.
Vi riportiamo qui di seguito un esempio di stima utilizzando il Metodo svizzero modificato, che è uno dei principali metodi usati in Italia.
La sua formula si basa sulla moltiplicazione di:
- 1/10 del valore di mercato di un esemplare con una circonferenza di 10/12 cm per le latifoglie e di 250/300 cm di altezza per le conifere;
- Indice di dimensione dell’albero: valore tabulare a seconda della circonferenza del tronco;
- Indice di posizione: valore da 6 a 10 a seconda se la pianta è posizionata in una zona rurale o in centro città;
- Indice estetico e fitosanitario: valore da 0,5 a 10 a seconda dello stato di salute della pianta e se è solitaria o parte di un gruppo/filare
Nel caso in cui siano presenti danni o ferite sulla pianta, si detrae una percentuale proporzionale alla loro gravità (dal 10% al 70%).
Prendiamo come riferimento l’esemplare di Cedrus libani In Piazzale Arnaldo a Brescia.
Il prezzo base di un cedro di questa specie è di 360,77 € (Assoverde 2022), di conseguenza il nostro valore da utilizzare sarà 36,07 €;
Considerando il diametro di 520 cm l’indice di dimensione dell’albero è 35;
Essendo in centro città l’indice di posizione non può che essere 10;
É una pianta sana, vigorosa e solitaria: il valore tabulare è quindi 10.
Presenta qualche ferita data da vecchi sbrancamenti, si inserisce quindi un deprezzamento del 10% essendo delle ferite di modesta entità.
Il valore della pianta è quindi di: (36,07 x 35 x 10 x 10) – 10% = 113.620 €
In alternativa, senza dilungarci troppo nel descrivere i conteggi, utilizzando il C.A.V.A.T. (metodo ben più complesso e articolato), il valore del Cedro a 341.541 €, ben 3 volte superiore al metodo precedente, poiché viene affidato un peso rilevante al contesto sociale e al carattere monumentale.
Nelle nostre città abbiamo un capitale vivente irripetibile il cui valore ambientale, ecologico ed estetico è inestimabile.