INDICAZIONI METEOROLOGICHE
Mercoledì 10 maggio si è avviato l’importante e prolungato peggioramento del tempo che ha lasciato l’intero bacino del Mediterraneo in una lacuna barica foriera di nubi e precipitazioni. La ferita rimarrà aperta per diverso tempo e piogge e rovesci saranno possibili ogni giorno, anche se non ai livelli della precedente settimana. Di seguito riassumiamo i principali eventi accorsi:
- 10 Maggio: 40-50 mm in Bergamasca, Franciacorta occidentale, Valtènesi, colline di Brescia. 30-35 mm in Franciacorta orientale, 25-30 mm in Lugana, nella zona di Capriano del colle e Botticino.
- 11 Maggio: 50 mm in collina Bergamasca centrale, 20-30 mm in collina Bergamasca occidentale, 10-15 mm in Bergamasca orientale e Franciacorta. 2-5 mm nelle zone restanti.
- 12 Maggio: 30-40 mm in collina Bergamasca occidentale,15-25 mm in collina Bergamasca centro-orientale e Franciacorta. 2-6 mm nelle zone restanti.
- 13 Maggio: 20 mm in collina Bergamasca centrale, 5-10 mm in Bergamasca occidentale, orientale e Franciacorta. 3-5 mm nella zona di Botticino, Capriano del Colle e in Valtènesi, fino a Desenzano. Circa 20 mm in Lugana.
- 14 Maggio: 40-50 mm in collina Bergamasca orientale, nella zona di Grumello del Monte e di Palazzolo sull’Oglio. 15-20 mm nel resto della Franciacorta e nella zona di Capriano del Colle. 3-7 mm nelle restanti zone.
Le temperature complice piogge e nuvole si sono abbassate notevolmente e questa seconda decade è iniziata circa 3° sotto la norma. Questa settimana le temperature tenderanno lentamente ad aumentare, ma non vi sarà una vera e propria svolta dal punto di vista termico.
FASE FENOLOGICA
La vite risulta mediamente compresa tra 50 cm di germoglio con 8-10 foglie e grappolini visibili (BBCH 53) o bottoni fiorali separati (BBCH 57). Nelle zone più precoci si è anche oltre gli 80-100 cm di germoglio con fioritura imminente.
GESTIONE DELL’INERBIMENTO E DELLA VEGETAZIONE
Trinciare l’inerbimento laddove ostacola le operazioni, oppure trinciare a filari alterni in modo da ridurre il rischio di infezioni. Proseguire con le operazioni di scacchiatura e spollonatura.
La scacchiatura permette di avere la giusta densità di vegetazione e quindi di ridurre i rischi sanitari dovuti a crescite di germogli eccessivamente affastellate e/o chiome troppo dense (minor circolazione di aria, minor penetrazione dei trattamenti fitosanitari e maggiore umidità). In aggiunta, permette di avere il corretto carico produttivo.
Un posizionamento corretto delle spollonature riduce successivi ricacci (maggiormente osservati con spollonature troppo precoci) o ferite grosse (più facili con spollonature tardive, con germogli molto accresciuti). In linea generale intervenire con germogli tra 10 e 30 cm, procedendo manualmente.
Nel caso di interventi chimici, il disciplinare di produzione integrata indica 2 sostanze attive:
• Carfentrazone: intervenire alla dose di 0,3 litri di prodotto per 100 litri d’acqua. Applicare 0,8–1 litri di soluzione acquosa per 10 metri lineari pari a 80 – 100 litri di soluzione per km percorso.
• Pyrafluen ethyle: dose d’impiego 0,8 litri/ha di prodotto distribuiti con circa 300 litri di acqua per ettaro.
PERONOSPORA
I mm della precedente settimana hanno causato il dilavamento in gran parte degli areali, anche nel caso di impiego delle sostanze attive più resistenti, come folpet e dithianon.
Per coloro che non hanno trovato finestre o erano impossibilitati ad intervenire per impraticabilità si consiglia fortemente di intervenire il prima possibile con un nuovo trattamento fitosanitario.
Utilizzare una sostanza attiva di copertura in miscela ad una sostanza attiva citotropica o sistemica (quest’ultimo caso laddove la vegetazione è più avanti o in situazioni di maggior rischio).
Le sostanze attive consigliate sono:
– Copertura: rame, metiram*, folpet*, dithianon* e fluazinam*. Si ricorda che il rame tiene fino a 25-30 mm, il metiram 30-35 mm di pioggia, il folpet 60 mm, il dithianon circa 80 mm e il fluazinam tra 70 e 80 mm.
– Sostanze attive citotropiche: i CAA (dimetomorf*, iprovalicarb*, mandipropamide* e valifenalate*) o il cimoxanil*. Uso in abbinamento a uno dei prodotti di copertura indicati.
– Sistemici: metalaxil m*, fosetil*, fostonati*, i quali entrano in circolo e si redistribuiscono nella vegetazione. Uso in abbinamento a uno dei prodotti di copertura indicati dove la vegetazione è più avanti.
Per quanto riguarda i vigneti a conduzione biologica si consiglia la distribuzione di 300-350 grammi/ettaro di rame metallo (inteso come sostanza attiva, non come dosaggio del prodotto commerciale).
OIDIO
Intervenire con zolfo al dosaggio di 2-3 kg/ha. Nelle aree con infezioni ricorrenti e su vitigni sensibili è possibile innalzare il dosaggio dello zolfo a 4-6 Kg/ha o abbinare allo zolfo la sostanza attiva spiroxamina.