Sintesi del periodo autunno-invernale
Prendendo come riferimento per il territorio la stazione di Brescia Ghedi e la media trentennale 1991-2020, il mese di settembre si è concluso con un’anomalia di +0,3°, ottobre di +1,6° e novembre di circa -0,6° al di sotto della norma.
Per quanto riguarda l’inverno meteorologico dicembre è concluso con anomalia positiva di +1,1°, gennaio di +2,4° e febbraio con +1,9°.
Mediamente l’autunno-inverno appena trascorsi sono stati leggermente più freddi dei precedenti e lo osserviamo in questi giorni, con una vegetazione generalmente più in ritardo. Ciò è sicuramente imputabile ad un autunno più freddo (ricordiamo i +2,7° di settembre 2023 e i +3,8° di ottobre 2023), ma anche ad un inverno che non ha visto gli scostamenti termici dello scorso anno (ricordiamo dicembre chiuso a +2,8° e febbraio chiuso a +4,4°).
Dopo una prima decade di settembre conclusa con +3° dalla norma, di fatto, abbiamo vissuto un autunno in netta controtendenza con il passato e termicamente molto più consono a quello che dovrebbe essere in realtà. Infatti, dal 12 settembre siamo piombati nell’autunno vero, con una conclusione netta dell’estate, che non si è più ripresa. La seconda decade di settembre è chiusa con 2° sotto la norma, la terza decade è stata in media (+0,3°), mentre la prima decade di ottobre è stata nuovamente fredda, con anomalia negativa di 1,5°. Solo le ultime due decadi di ottobre sono state calde, con rispettivamente +1,9° e +4,2°.
Dal 5 al 24 novembre circa abbiamo vissuto un lungo periodo con temperature sotto la norma di circa 1,5°, specialmente nelle zone di pianura, grazie all’inversione termica.
Gli ultimi giorni di novembre e la prima decade di dicembre sono trascorsi con temperature attorno alla media, dopodiché si è tornati alle ormai croniche anomalie positive, in questo caso attorno a +1,5° fino a fine anno. La prima decade di gennaio è chiusa con anomalia di +2,5° e, dopo una seconda decade quasi in norma (+0,5°), l’ultima decade del mese si è osservata una forte anomalia positiva, di ben +4°. La prima decade di Febbraio è conclusa con +2,2°, la seconda con +1° e l’ultima con +2,8°.
Anche marzo è in controtendenza rispetto allo scorso anno, quando le prime due decadi osservammo +2,6° e +2,5° dalla norma, mentre quest’anno abbiamo avuto una prima decade di marzo a +2° e la seconda in perfetta norma +0°.
Dal punto di vista delle precipitazioni possiamo affermare che da dicembre siamo in una fase generosa, ma non a livelli estremi.
Ad esempio, settembre 2024 sulla fascia collinare bergamasca è concluso con 350-400 mm di pioggia, mentre da 150 a 200 mm sono scesi in Franciacorta, Lugana, Valtènesi, zona di Capriano, Colli Mantovani. Ottobre è concluso con 200-250 mm su quasi tutto il territorio, con picchi sui 300 mm sulla collina bergamasca, mentre a novembre si sono chiusi i rubinetti, con circa 5-15 mm su tutto il territorio. A dicembre sono scesi 50-60 mm in Lugana, Valtènesi, Colli Mantovani e 30-40 mm sul resto del territorio. A gennaio si sono registrati da 70 a 100 mm sul territorio bresciano e dei colli mantovani e circa 150 mm sulla collina bergamasca. Febbraio è concluso con circa 70 mm sulla collina bergamasca e in Franciacorta e con 30-50 mm sul resto del territorio di interesse.
Marzo, attualmente, è sui 100-120 mm, con la solita collina bergamasca più sui 130-150 mm.
Dati meteo del mese complessivi di dicembre – gennaio – febbraio
Località | T minima invernale | Data registrazione | Piovosità (mm) | |||
Dicembre | Gennaio | Febbraio | Totale trimestre | |||
Botticino | -1,8 | 14/01 | 48,4 | 91,8 | 53,2 | 193,4 |
Calvagese | -4,9 | 14/01 | 47 | 44,8 | 7,2 | 99* |
Puegnago | -2,9 | 14/01 | 29,6 | 95,4 | 47,6 | 172,6 |
Sirmione | -6,4 | 14/01 | 57,6 | 86,4 | 48 | 192 |
Cortefranca | -5,2 | 24/12 | 38,8 | 96,6 | 79,6 | 215 |
Paderno F.C. | -3,9 | 14/01 | 7,2** | 102,6 | 54 | 156,6 |
Gussago Stella | -1,7 | 14/01 | 32,6 | 65,6 | 58,6 | 156,8 |
Poncarale | -6,1 | 14/01 | 28 | 52,8 | 40,4 | 121,2 |
Tremosine | -5,8 | 14/01 | 32,8 | 144,2 | 32 | 209 |
Fonte: http://meteo.provincia.brescia.it
*sottostima del pluviometro di Calvagese ** dato pluviometrico anomalo dicembre 2024 Paderno F.C.
DISCIPLINARI PRODUZIONE INTEGRATA 2025
Con Decreto n. 3357 del 13 marzo 2025, la Direzione Generale Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste ha approvato i disciplinari di produzione integrata della Lombardia per l’anno 2025. Tali norme sono valide per le aziende beneficiare dell’operazione SRA 01 del PSR 2023-2027, che hanno l’obbligo di adesione al sistema SQNPI “Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata”.
Di seguito si riporta il link per la loro consultazione:
CONTROLLO ATTREZZATURE
Le aziende devono essere in possesso di attestato di controllo funzionale e regolazione strumentale, in corso di validità. La validità degli attestati è di 3 anni, di 2 anni nel caso di contoterzisti. Coloro che possiedono macchine nuove, che ai sensi del PAN devono essere sottoposte al primo controllo entro 5 anni dall’acquisto, devono in ogni caso sottoporle a controllo funzionale e regolazione strumentale se aderenti alla misure agroambientali (SRA01). Nel caso di contoterzisti con macchine nuove, queste devono essere sottoposte a controllo funzionale e regolazione strumentale prima della fornitura del servizio alle aziende.
RAME
La sostanza attiva “rame” è rinnovata fino al 31 dicembre 2025 e occorre non superare l’applicazione cumulativa di 28 kg di rame per ettaro nell’arco di 7 anni. La raccomandazione è quella di rispettare il quantitativo applicato di 4 kg di rame per ettaro all’anno. Raccomandazione che diviene obbligo nel caso di adesione alla SRA 01 – SQNPI. Nel caso di aziende biologiche il limite, invece, è di 28 kg in 7 anni, a partire dal 2019 compreso.
REVOCA SOSTANZE ATTIVE
Le seguenti sostanze attive, sono state revocate e i prodotti commerciali contenenti queste sostanze potevano/potranno essere impiegati entro:
Sostanza attiva revocata | Esempio prodotto | Termine utilizzo |
Metiram | Polyram | 28 novembre 2024 |
Benthiavalicarb | Vincare | 13 dicembre 2024 |
Dimetomorf | Forum Top | 20 maggio 2025 |
Spiromesifen | Movento 48 SC | 30 ottobre 2025 |
CONCIMAZIONE
L’adozione di un piano di fertilizzazione è d’obbligo per chi aderisce alla SRA 01-SQNPI, come anche disporre di analisi chimico-fisiche del terreno non più vecchie di 5 anni e si necessita di frazionare la concimazione qualora il singolo intervento superi i 60 kg/ha di azoto (questo vincolo non si applica per i concimi a lenta cessione). Ricordiamo che occorre osservare gli obblighi del Programma d’azione nitrati e che sono previste limitazioni alle unità distribuibili per ettaro.
La gestione della concimazione deve essere valutata con il proprio tecnico in funzione di quanto emerso dall’analisi del terreno, ma anche in funzione della vigoria e dell’età delle piante, dei livelli produttivi delle annate precedenti e dell’obiettivo della nuova annata.
GESTIONE IMPIANTI
Completare eventuali operazioni di potatura, legatura rimaste, nonché le verifiche sull’integrità di pali e fili. Per le rimesse ed i nuovi impianti vale si ricorda che il successo dell’impianto è tanto più efficace quanto più si lavora bene un congruo volume di terra per assecondare l’espansione delle radici.
All’impianto una distribuzione localizzata di concime pellettato e/o letame aiuta senz’altro l’attecchimento.
MAL DELL’ESCA
I prossimi giorni è possibile applicare prodotti a base di Trichoderma asperellum e gamsii, funghi antagonisti che competono per lo spazio e per i nutrienti nei confronti dei funghi patogeni associati al complesso del mal dell’esca. L’intervento ha finalità esclusivamente preventiva e risulta un valido strumento di contenimento della malattia in previsione futura. I prodotti a base di Trichoderma spp. vanno idratati preventivamente (circa 24 ore), e vanno distribuiti avendo cura di direzionare la miscela sul legno, evitando la distribuzione in giornate troppo secche e con temperature elevate. Distribuire almeno 400 lt di acqua per ettaro con 250 gr/hl di prodotto fitosanitario.
CONTROLLO INFESTANTI
Premesso che la difesa integrata è obbligatoria dal 01/01/2014, chi aderisce all’operazione SRA 01 – SQNPI è tenuto a seguire un livello più avanzato di difesa integrata, facendo riferimento al disciplinari di produzione integrata. Di seguito riportiamo l’estratto del disciplinare Regione Lombardia 2025 per quanto riguarda le possibilità di diserbo.
La novità è l’inserimento di un nuovo principio attivo erbicida con attività residuale, il clomazone. Attualmente vi è un solo prodotto commerciale registrato su vite, che è il Rexxar, con dosaggio di etichetta di 0,4-0,5 litri ettaro, ma adeguando i quantitativi con impiego chiaramente limitato al sottofila.
Ricordiamo, infatti, che non sono ammessi interventi chimici nelle interfile e il diserbo deve essere localizzato solo in bande lungo la fila. La larghezza della banda non deve superare il 30% della superficie per il glifosate e per i prodotti residuali (clomazone, oxifluorfen, pendimetalin, diflufenican, propizamide). Per tutte le altre sostanze attive la superficie massima diserbabile non può superare il 50% (salvo indicazioni più restrittive in etichetta).
Il limite massimo di 9 litri/ettaro anno di glifosate da disciplinare, in forma localizzata sul 30% della superficie, si trasforma pertanto nell’impiego di 2,7 l/ha anno e in 1,8 l/ha anno qualora sui vigneti si impieghino anche dei residuali.
Per chi non aderisce a misure agroambientali occorre in ogni caso osservare le limitazioni previste dal PAR della Regione Lombardia in vigore dal primo gennaio 2022, adottato con D.g.r. del 29 dicembre 2021 – n. XI/5836 – Linee guida per l’attuazione in Lombardia del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
Per quanto riguarda la sostanza attiva glifosate, annualmente ne è ammesso l’utilizzo al massimo sul 50% della SAU aziendale, su tutto il territorio regionale e in fase di distribuzione è obbligatoria una riduzione della deriva del 30% (salvo ulteriori prescrizioni indicate in etichetta).
Impianto | Attività | Infestanti | Sostanza attiva | Note |
Allevamento e produzione | Fogliare (post-emergenza) | Dicotiledoni e graminacee | Glifosate | Max 9 l/ha/anno con formulati a 360 g/L se si usano erbicidi fogliari. Max 6 l/ha/anno se si usano erbicidi residuali in produzione. |
Acido pelargonico | Anche come spollonante. | |||
Dicotiledoni e spollonante | Carfentrazone | Come erbicida per singolo intervento la dose è 0,3 l/ha. Come spollonante la dose è 0,3 l, diluiti in 80-100 l, distribuiti in un Km lineare. | ||
Pyrafluen etile | ||||
Graminacee | Ciclossidim | |||
Clethodim | ||||
Quizalofop p etile | ||||
Propaquizafop | ||||
Fluazifop p butile | ||||
Residuale (pre-emergenza) | Dicotiledoni e graminacee | Penoxsulam | Impiegabile dal 4° anno da marzo alla metà di luglio. | |
Flazasulfuron | Impiegabile solo ad anni alterni. Non ammesso su terreni sabbiosi. Da utilizzare in miscela con glifosate in inverno- inizio primavera. | |||
Dicotiledoni e graminacee | Oxifluorfen | Utilizzabili sul 30% della superficie, 1 solo intervento all’anno, in alternativa tra loro. Il Diflufenican è impiegabile da riposo vegetativo fino ad un mese dal germogliamento. | ||
Pendimetalin | ||||
Diflufenican | ||||
Propizamide | ||||
Clomazone | Massimo 1 intervento all’anno | |||
Dicotiledoni | Isoxaben | Utilizzabile da fine inverno fino al germogliamento, in produzione. |