INDICAZIONI METEOROLOGICHE
Da 35 giorni osserviamo piogge, rovesci e temporali sparsi su tutto il territorio, descritti puntualmente a partire dal bollettino numero 6. Di seguito il riepilogo delle precipitazioni dell’ultima settimana:
- 7 giugno: 10-20 mm in bassa Val Sabbia. 20-30 mm tra Desenzano e Pozzolengo, circa 10 mm nella Lugana orientale. 1-2 mm sulla collina bergamasca occidentale.
- 8 giugno: 2-4 mm sulla collina bergamasca occidentale.
- 9 giugno: 15-25 mm localizzati in Franciacorta (esclusa zona sud-occidentale). 2-5 mm tra Brescia città e zona di Botticino.
- 10 giugno: 15-25 mm localizzati su parte della Franciacorta centro orientale. Maggiormente interessata la zona di Ome-Gussago con anche segnalazione di grandine. 3-5 mm sul resto della Franciacorta e zona di Botticino
- 11 giugno: 10-15 mm in su tutta la bergamasca. 15-20 nella zona di Botticino. 2-5 mm in Lugana, Valtènesi e Brescia città.
- 12 giugno: ulteriori 2-5 mm sugli stessi areali dell’11 giugno e nella zona di Capriano del Colle.
La settimana permarrà instabile e fresca per la prima metà. I modelli vedono avanzare verso ovest, di giorno in giorno, un promontorio anticiclonico che probabilmente verso il weekend darà il via alla prima vera ondata calda della stagione e, contestualmente, andrà a ridurre e a localizzare sempre più l’instabilità pomeridiano serale.
Nelle ultime 3 settimane osserviamo mediamente 30-40 ore di bagnatura fogliare, da sommarsi alle 60 del periodo 16-21 maggio e alle 100 circa del periodo 9-15 maggio.
Dati meteo 6 maggio – 12 giugno
Località | T min | Data T min | T max | Data T max | Piovosità Somma mm periodo | Ultimo giorno pioggia | Ultima pioggia mm | Ore bagnatura fogliare |
Botticino | 14,9 | 6/6 | 30,7 | 11/6 | 26 | 12/6 | 1,4 | 45 |
Calvagese | 13,3 | 6/6 | 28,9 | 1176 | 14,8 | 12/6 | 5 | 30 |
Puegnago | 14,4 | 6/6 | 29,9 | 11/6 | 20 | 12/6 | 5,4 | N.P. |
Lonato | 15,4 | 6/6 | 30,5 | 8/6 | N.P | N.P | N.P | 27 |
Cortefranca | 14,3 | 6/6 | 29,4 | 11/6 | 16,4 | 11/6 | 0,2 | N.P. |
Paderno F.C. | 13,9 | 8/6 | 29,1 | 10/6 | 43 | 11/6 | 8 | 30 |
Gussago Stella | 14,8 | 6/6 | 30,4 | 1176 | 26,2 | 11/6 | 0,2 | 22 |
Poncarale | 13,6 | 6/6 | 31,8 | 11/6 | 2,4* | 12/6 | 0,4 | 41 |
Tremosine | 11,1 | 8/6 | 25,9 | 11/6 | 36,6 | 12/6 | 0,2 | 66 |
FASE FENOLOGICA
La vite risulta mediamente compresa tra allegagione (BBCH 71) e acini delle dimensioni di un pisello (BBCH 75).
GESTIONE DELLA VEGETAZIONE
Concludere la cimatura.
È possibile intervenire con la defogliazione. Questa attività consente di esporre i grappoli e renderli maggiormente raggiungibili dai trattamenti antiparassitari, migliorandone sensibilmente la sanità. Tale operazione può essere completata, nei vigneti destinati a vini di qualità, con la scacchiatura, ovvero l’attività di rimozione delle femminelle, presenti sui nodi basali all’ascella delle foglie e dalla sistemazione dei grappoli.
Le defogliazioni precoci consentono di fare in modo che l’epidermide degli acini si abitui alla luce diretta, riducendo i fenomeni di scottatura. Questi ultimi si verificano, per lo più, nella fase di invaiatura, quando gli acini chiudono definitivamente gli stomi, divenendo incapaci di termoregolare e prima che abbiano assunto consistenza succosa. Qualora le condizioni del clima in quella delicata fase siano particolarmente sfavorevoli, potrà essere utile intervenire con caolino, per ridurre l’effetto della luce diretta suoi grappoli.
Al contrario, le defogliazioni tardive devono essere eseguite necessariamente al termine della fase di invaiatura, proprio per evitare i fenomeni di ustione.
La defogliazione può essere eseguita a mano o a macchina. La prima consente un’opera più certosina, ma sconta una maggiore onerosità.
La defogliazione a macchina può essere eseguita con macchine a rulli, termiche o ad aria.
Le prime devono essere utilizzate dopo che i grappolini hanno raggiunto un certo sviluppo ed hanno assunto una posizione verticale, per evitare che il rullo possa pizzicare la base del grappolo asportandone una parte.
Le defogliatrici ad aria, anziché operare l’asportazione completa della foglia, lacerano la lamina fogliare, lasciando in sede i piccioli e le nervature. Queste macchine devono essere ben calibrate per evitare che il flusso d’aria in pressione possa determinare la formazione di microlesioni sugli acinelli. Il vantaggio di queste macchine è che possono essere usate fin dalla fine della fioritura ed il flusso d’aria consente di eliminare buona parte dei residui fiorali.
La defogliazione deve coinvolgere i soli nodi che portano i grappoli, evitando di coinvolgere i nodi superiori, in modo da consentire alle foglie alte di ombreggiare nelle ore più calde della giornata.
PERONOSPORA
Rischio medio alto – in calo
Il rischio è in fase di riduzione in relazione alla minor frequenza delle piogge.
Tuttavia, l’ultima settimana è stata caratterizzata da frequenti rovesci, anche di forte intensità e non sempre previsti. Per questo si consiglia, fino al completo insediamento dell’alta pressione, di non allungare gli intervalli tra i trattamenti, mantenendo una copertura pressoché continua. L’elevata imprevedibilità della gravità delle infezioni peronosporiche, con danni che posso raggiungere anche il 100% della produzione, sconsiglia di allungare l’intervallo tra i trattamenti, soprattutto nelle zone in cui il patogeno risulta più virulento (Lugana, avvallamenti, aree umide).
Si rammenta che la maggior parte delle molecole sistemiche e citotropiche hanno una scarsa mobilità nel grappolo e, pertanto, su quest’organo buona parte della difesa è mantenuta dai prodotti di copertura.
Siamo nella fase fenologica di massima suscettibilità e le condizioni ambientali sono molto favorevoli al patogeno. Intervenire a scadenza della copertura o, in caso di dilavamento del prodotto, eseguire un nuovo intervento. Il 5 giugno Regione Lombardia ha accolto la deroga per 2 trattamenti aggiuntivi con la sostanza attiva folpet. Il disciplinare prevedeva un tetto di 4 impieghi che, pertanto, divengono 6.
Per le aziende in produzione integrata consigliamo di utilizzare una delle seguenti miscele:
Sostanza attiva Sistemica | Sostanza attiva di copertura |
Metalaxyl – m | Folpet |
Metalaxyl – m | Rame |
Oxathiapiprolin | Folpet |
Oxathiapiprolin | Zoxamide |
Fosetyl Al | Folpet |
Fosetyl Al | Rame |
Fosetyl Al | Zoxamide |
Fosfonato di potassio | Ametoctradina |
In alternativa o ad integrazione delle sostanze attive sistemiche possono essere impiegate s.a. citotropiche come: i CAA (dimetomorf*, iprovalicarb*, mandipropamide* e valifenalate*), il cimoxanil* e l’amisulbrom*.
Nel dettaglio:
- amisulbrom può essere usato in miscela con oxathiapiprolin o con folpet,
- la miscela zoxamide+fosetyl può essere integrata con cimoxanil, idem per la miscela folpet+metalaxyl m,
- alla sola zoxamide possono essere aggiunti dimetomorf o mandipropamide,
- a rame o folpet possono essere abbinati mandipropamide o dimetomorf,
- alla miscela folpet+mandipropamide può essere integrato oxathiapiprolin,
- ad ametoctradina è abbinabile il dimetomorf.
Per quanto riguarda i vigneti a conduzione biologica si consiglia la distribuzione di 350-400 grammi/ettaro di rame metallo (inteso come sostanza attiva, non come dosaggio del prodotto commerciale). L’aggiunta di zolfo in formulato liquido, per il controllo dell’oidio, migliora la resistenza al dilavamento del rame. Pertanto, è possibile usare metà o un terzo del dosaggio previsto per lo zolfo, in forma liquida e la restante parte, in forma bagnabile.
OIDIO
Rischio alto
Intervenire con zolfo al dosaggio di 4-6 kg/ha. Nelle aree con infezioni ricorrenti e su vitigni sensibili è possibile innalzare il dosaggio dello zolfo a 6-8 Kg/ha o abbinare allo zolfo la sostanza attiva spiroxamina*, o triazoli* (mefentriffluconazolo, penconazolo, tetraconazolo, difenconazolo e tebuconazolo), o metrafenone*/pyrifenone* o fluxapyroxad*.
BOTRITE
Nelle zone più precoci e sulle varietà con acino oltre grano di pepe da questa settimana si può fare l’intervento antibotritico di pre-chiusura grappolo, consigliato solo nelle aree e sulle varietà sensibili con le sostanze attive indicate in seguito nel focus sulla botrite. Il trattamento deve essere mirato alla fascia dei grappoli e pertanto andrebbe essere eseguito da solo, meglio se dopo le operazioni di gestione della vegetazione descritte.
Rispetto allo scorso anno il disciplinare ha introdotto la Laminarina per il controllo di botrite. La sostanza attiva è un oligosaccaride estratto dalle alghe brune, elicitore delle difese naturali della pianta, quindi da impiegare esclusivamente con finalità preventive. Vacciplant è il nome del prodotto commerciale più diffuso. Dosaggio da 1,5 a 2 litri ettaro. Massimo 20 interventi annui, nessun intervallo di sicurezza. Presenta anche registrazione per peronospora e oidio.
SCAFOIDEO
Rilevate forme giovanili di scafoideo, prevalentemente di prima età. Si attende il comunicato Regionale per valutare le date di intervento che Regione proporrà.
Verosimilmente per chi dovrà fare un solo intervento si andrà verso fine mese/inizio luglio, cercando di utilizzare una sostanza attiva in grado di controllare anche tignoletta. Per chi dovrà farne due il primo probabilmente sarà da mettere in conto la prossima settimana ed il successivo dopo due settimane dal primo.
Di seguito i principi attivi impiegabili da disciplinare:
Rispetto allo scorso anno sono state inserite la deltametrina e la lambdacialotrina. Anche queste due sostanze attive appartengono alla famiglia dei piretroidi (con taufluvalinate ed etofenprox).
Principi attivi | Irac MoA | Limite singola s.a. | Limite per gruppo di s.a. |
Sali potassici di acidi grassi | NC | Efficacia limitata su forme giovanili (fino a II-III età). | |
Olio essenziale di arancio dolce | NC | ||
Beauveria bassiana | NC | ||
Acetamiprid | 4A | 2 | |
Flupyradifurone | 4D | ||
Taufluvalinate | 3A | 1 | Massimo 2 intervento tra tutti i piretroidi. Uno solo tra lambdacialotrina ed etofenprox. |
Deltametrina | 1 | ||
Lambacialotrina | 1 | ||
Etofenprox | |||
Piretrine | 3A |
Ricordiamo che la sostanza attiva acrinatrina (es: Rufast E-Flow) non è più utilizzabile da disciplinare, mentre da etichetta è consentito l’impiego fino al 29 giugno 2023. Oltre tale data sarà in revoca definitiva.
FOCUS SOSTANZE ATTIVE PER IL CONTROLLO DELLA BOTRITE
Secondo il disciplinare di produzione integrata 2023 di Regione Lombardia, a prescindere dagli interventi con prodotti biologici e terpeni, sono consentiti massimo 2 interventi all’anno contro tale avversità.
Principi attivi | Frac code | Rischio resistenza | Limite singola s.a. | Limite per gruppo di s.a. | |
Aureobasidium pullulans | NC | NC | |||
Cerevisane | P06 | NC | |||
Pythium oligandrum ceppo M1 | NC | NC | |||
Bicarbonato di potassio | NC | NC | |||
Bacillus amyloliquefaciens | BM02 | NC | 6 | Registrato anche su marciume acido. | |
Bacillus subtilis | NC | 4 | Consigliato in pre-raccolta anche con infezioni in atto, assicurando una buona bagnatura del grappolo. | ||
Trichoderma atroviride SC1 | BM02 | NC | 4 | ||
Metschnikowia fructicola | NC | NC | 6 | ||
Saccharomyces cerevisieae | BM02 | NC | |||
Laminarina | P04 | NC | |||
Eugenolo + Geraniolo + Timolo | 46 | NC | 4 | Terpeni | |
Pyrimethanil | 9 | Medio | 1 | 2 | Massimo 1 intervento con Cyprodinil e Fludioxonil da soli o formulati insieme. |
Cyprodinil | 1 | ||||
Fludioxonil | 12 | Basso-Medio | 1 | 1 | |
Fenexamid | 17 | Basso-Medio | 2 | ||
Fenpyrazamine | 1 | ||||
Boscalid | 7 | Medio-Alto | 1 | Massimo 2 interventi con SDHI (Boscalid, Isofetamid e Fluxapyroxad). Fluxapyroxad impiegato per oidio. | |
Isofetamid | 1 | ||||
Fluazinam | 29 | Basso | 4 tra Dithianon, Folpet, e Fluazinam. |