INDICAZIONI METEOROLOGICHE
Martedì 27 giugno un temporale localizzato ha portato circa 50 mm nell’Alto Garda (Tremosine-Limone). Venerdì 30 giugno sono scesi circa 10-16 mm in Franciacorta, collina da Iseo a Brescia, zona di Botticino, Valtènesi e Lugana. Scesi circa 15-20 mm anche in zona Capriano. Sulla collina bergamasca sono scesi dai 25 ai 35 mm, con picchi anche di 40 mm.
La prima metà di questa settimana rimarrà fresca ed instabile e con possibilità di temporali, più probabili a ridosso dei rilievi. Verso il fine settimana ci sarà una forte rimonta dell’anticiclone accompagnata da un forte rialzo termico.
Nel pomeriggio di lunedì 3 luglio un temporale ha interessato la zona di Botticino con circa 20-35 mm, la zona di Calvagese con circa 35 mm e addirittura attorno a 50 mm a Prevalle. 5-10 mm sono scesi in Valtènesi (una quindicina nella zona di Bedizzole) e in Lugana. In serata un temporale ha interessato anche la collina bergamasca centro-occidentale con circa 20-25 mm.
Dati meteo 27 giugno – 2 luglio
Località | T min | Data T min | T max | Data T max | Piovosità Somma mm periodo | Ultimo giorno pioggia | Ultima pioggia mm | Ore bagnatura fogliare |
Botticino | 17,2 | 1/7 | 32,2 | 29/6 | 14,2 | 1/7 | 3 | 27 |
Calvagese | 16,1 | 1/7 | 32,9 | 27/6 | 15 | 1/7 | 3,4 | 31 |
Puegnago | 17,3 | 1/7 | 33,6 | 27/6 | 8,8 | 1/7 | 1,8 | N.P. |
Sirmione | 17,5 | 29/6 | 33,8 | 27/6 | 12 | 1/7 | 5 | 38 |
Cortefranca | 16,8 | 1/7 | 32,8 | 27/6 | 13,2 | 1/7 | 0,6 | N.P. |
Paderno F.C. | 16,6 | 29/6 | 33,7 | 27/6 | 11,2 | 1/7 | 1,2 | 44 |
Gussago Stella | 16,4 | 1/7 | 32,8 | 27/6 | 12,6 | 1/7 | 0,8 | 29 |
Poncarale | 17,1 | 1/7 | 33,9 | 27/6 | 15,4 | 1/7 | 2,8 | 36 |
Tremosine* | 14,4 | 1/7 | 29,9 | 27/6 | 27 | 1/7 | 1,6 | 45 |
FASE FENOLOGICA
La vite risulta mediamente compresa tra prechiusura e chiusura grappolo.
GESTIONE DELLA VEGETAZIONE
Ricordarsi di trinciare l’inerbimento prima di eseguire il trattamento per il controllo di scafoideo al fine di tutelare gli insetti utili.
Dove le viti sono molto vigorose per via della disponibilità idrica nei suoli e/o della combinazione varietà/portainnesto vigorosa, effettuare nuove cimature.
VARIAZIONE AUTORIZZAZIONI IN ETICHETTA
Segnaliamo che, con le nuove etichette del 9 giugno, diversi prodotti acaricidi a base di abamectina hanno perso la possibilità di impiego su vite (es: Micromegas, Impero).
PERONOSPORA
Rischio medio- alto
Permangono condizioni di elevato rischio in relazione alle condizioni meteorologiche instabili con bagnature fogliare prolungate in relazione alle piogge o alle rugiade notturne.
In tutti gli areali sono presenti infezioni su foglia o su grappolo in relazione ai seguenti fattori:
- Varietà sensibile;
- Località con elevata predisposizione allo sviluppo dell’infezione;
- Linea di difesa inadeguata;
- Metodo di distribuzione poco efficace.
In relazione a quest’ultimo punto si rammenta che il volume di acqua utilizzata deve essere adeguato alla bagnatura di tutta la vegetazione: il volume minimo efficace è pari 150/200 lt/ha con progressivo aumento della bagnatura e dell’efficienza fino a 300/350 lt/ha in relazione al sistema di allevamento e al volume di vegetazione.
Un ulteriore fattore caratterizzante l’efficacia del trattamento è il volume di aria in grado di far penetrare nella vegetazione l’acqua distribuita: macchine con limitati volumi di aria o flussi eccessivamente concentrati non consentono la corretta penetrazione, lasciando scoperte ampie parti della vegetazione.
Tali limiti sono soprattutto evidenti dal momento in cui non sono utilizzati prodotti sistemici o citotropici.
Nel corso dei sopralluoghi di campo si è verificata una certa difficoltà di oxathiapitrolin in miscela con zoxamide a coprire la nuova vegetazione.
Riguardo alla linee di difesa si sta evidenziando una certa difficolta, per buona parte delle sostanze attive, nel garantire il termine minimo di copertura e nella totalità dei casi è sconsigliato utilizzare i prodotti al termine massimo di copertura. Tali evidenti limiti dovranno essere meglio approfonditi al fine di valutare adeguatamente le prescrizioni contenute in etichetta e per definire linee di difesa adeguate.
Per questo si consiglia di mantenere la distanza tra i trattamenti al minimo indicato in etichetta o alternare s.a. in modo da tornare in copertura ogni 7/9 giorni, soprattutto nelle località e sui vitigni più sensibili.
Ricordiamo che la maggior parte delle sostanze attive sistemiche e citotropiche hanno una scarsa mobilità nel grappolo e, pertanto, su quest’organo, buona parte della difesa è mantenuta dai prodotti di copertura.
Per le aziende a basso rischio è possibile intervenire con una sostanza di copertura impiegata da sola, mentre nelle altre situazioni consigliamo di utilizzare una delle seguenti miscele:
Sostanza attiva Sistemica / Citotropica | Sostanza attiva di copertura |
Fosetyl Al | Rame |
Dimetomorf | Rame |
Mandipropamide | Rame |
Benthiavalicarb | Rame |
Iprovalicarb | Rame |
Valifenalate | Rame |
Cimoxanil* | Rame |
Fosfonato di potassio | Ametoctradina |
Dimetomorf | Ametoctradina |
Fosfonato di sodio | Ciazofamide |
Dimetomorf | Zoxamide |
Mandipropamide | Zoxamide |
Cimoxanil | Zoxamide |
Fosetyl Al | Zoxamide |
*Cimoxanil può integrare le miscele Fosetyl Al + Rame e Fosetyl Al + Zoxamide.
Con infezioni in corso può essere interessante l’impiego di olio essenziale di arancio che ha un’azione fisica che si esaurisce in poco tempo, agendo per contatto e portando le pareti di miceli, conidi ecc. al disseccamento. Generalmente si utilizza al dosaggio di 1,6 litri per ettaro e nel caso di impiego in miscela con zolfo, si consiglia di non andare oltre i 2 kg/ha di zolfo, per evitare problemi di fitotossicità. L’olio essenziale di arancio presenta anche un’azione insetticida in quanto causa il disseccamento della cuticola degli insetti, ma solo con esoscheletro molle e negli stadi giovanili.
Per quanto riguarda i vigneti a conduzione biologica si consiglia la distribuzione di 250-300 grammi/ettaro di rame metallo (inteso come sostanza attiva, non come dosaggio del prodotto commerciale). L’aggiunta di zolfo in formulato liquido, per il controllo dell’oidio, migliora la resistenza al dilavamento del rame. Pertanto, è possibile usare metà o un terzo del dosaggio previsto per lo zolfo, in forma liquida e la restante parte, in forma bagnabile.
OIDIO
Rischio alto
Intervenire con zolfo al dosaggio di 4-6 kg/ha. Nelle aree con infezioni ricorrenti e su vitigni sensibili è possibile innalzare il dosaggio dello zolfo a 6-8 Kg/ha o abbinare allo zolfo la sostanza attiva spiroxamina*, o triazoli* (mefentriffluconazolo, penconazolo, tetraconazolo, difenconazolo e tebuconazolo), o metrafenone*/pyrifenone* o fluxapyroxad* o ciflufenamide*, o proquinazid*, o meptyldinocap*, o bupirimate*. Per le limitazioni da Disciplinare, consultare il bollettino numero 4 del 26 aprile.
Un intervento antiperonosporico e antioidico ed il successivo, possono essere intervallati dall’impiego di zolfo ventilato alla dose massima consentita in etichetta o, in alternativa, all’olio essenziale di arancio (1,6 lt/ha in 200 lt di acqua) o al bicarbonato di potassio (da usare a 500 gr/hl con 200/300 litri di acqua). Gli ultimi due sono da distribuire in formulazione liquida sulla zona grappolo.
TIGNOLETTA
In aumento le catture registrate del volo di seconda generazione. Ad oggi, non si registrano infezioni di rilievo e gran parte degli interventi per il controllo dello scafoideo hanno consentito indirettamente anche il contenimento della tignoletta.
La seconda e terza generazione sono quelle che arrecano danni agli acini, penetrandovi e causandone il disseccamento e favorendo, soprattutto con la terza generazione, attacchi di botrite e marciume acido.
La soglia di intervento con il campionamento è generalmente la semplice presenza di uova o fori di penetrazione in vigneti solitamente infestati o il 5% di grappoli infestati nei vigneti non solitamente infestati. La soglia di intervento con le trappole (collocate a metà aprile) può essere indicativamente di 10/15 maschi/trappola/settimana.
Con insetticidi che svolgono la loro attività sulle larve neonate o anche sulle uova (ovo-larvicidi) il trattamento dovrà essere tempestivo ed eseguito a partire dalla fase di ovideposizione che in genere inizia 12-14 giorni dopo l’inizio delle catture dei maschi nelle trappole a feromoni. In caso di problemi il periodo consigliato per l’ovo-larvicida è questa settimana.
Con insetticidi tradizionali, invece, si interviene mediamente 7-8 giorni dopo il picco massimo dei voli, rilevato sempre con le trappole a feromoni.
Le sostanze attive acetamiprid (es: Epik SL) e i piretroidi (etofenprox, deltametrina, lambdacialotrina, tau-fluvalinate) (es: Trebon Up, Decis Evo, Karate Zeon e Mavrik Smart), ammesse da disciplinare su Scafoideo, sono in realtà attive anche su tignola e tignoletta.
Indichiamo di seguito le sostanze attive ammesse da disciplinare per il suo controllo.
Principi attivi | Irac MoA | Limite singola s.a. | Limite per gruppo di s.a. | Tipo di azione |
Confusione sessuale | NC | / | ||
Bacillus thuringensis | 11A | Larvicida | ||
Piretrine | 3A | Abbattente | ||
Spinosad | 5 | 3 | 3 | Larvicida |
Spinetoram | 1 | Larvicida | ||
Metossifenozide | 18 | 1 | 2 | Ovo-Larvicida |
Tebufenozide | 2 | Ovo-Larvicida | ||
Clorantraniliprole | 28 | 1 | Ovo-Larvicida | |
Emamectina | 6 | 1 | Larvicida |
SCAFOIDEO
Con Comunicato Regionale n°82 del 14 giugno Regione Lombardia ha dato le indicazioni per la lotta obbligatoria per il controllo di Scaphoideus titanus, vettore del fitoplasma della Flavescenza dorata.
Rispetto agli altri anni la novità è che sono OBBLIGATORI 2 TRATTAMENTI SU TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE. E PER LE AZIENDE BIOLOGICHE SONO OBBLIGATORI 3 TRATTAMENTI.
- Primo trattamento: dal 17 al 28 giugno 2023
- Secondo trattamento: dal 30 giugno al 12 luglio, con un intervallo dal primo di circa 14 giorni
- Biologici: primo trattamento dal 17 al 28 giugno 2023, i successivi ogni 12-14 giorni
La possibilità di ridurre il numero dei trattamenti è valutata e concessa solo Servizio Fitosanitario Regionale e per i comprensori in cui viene attuata la tecnica della confusione sessuale per il controllo della tignoletta della vite.
Di seguito i principi attivi impiegabili da disciplinare:
Rispetto allo scorso anno sono state inserite la deltametrina e la lambdacialotrina. Anche queste due sostanze attive appartengono alla famiglia dei piretroidi (con taufluvalinate ed etofenprox).
Principi attivi | Irac MoA | Limite singola s.a. | Limite per gruppo di s.a. |
Sali potassici di acidi grassi | NC | Efficacia limitata su forme giovanili (fino a II-III età). | |
Olio essenziale di arancio dolce | NC | ||
Beauveria bassiana | NC | ||
Acetamiprid | 4A | 2 | |
Flupyradifurone | 4D | ||
Taufluvalinate | 3A | Massimo 2 interventi tra tutti i piretroidi. Uno solo tra lambdacialotrina ed etofenprox. | |
Deltametrina | |||
Lambacialotrina | 1 | ||
Etofenprox | |||
Piretrine | 3A |
Invitiamo attentamente a leggere bene le etichette in quanto alcuni prodotti commerciali a base di acetamiprid hanno il limite di 1 intervento su vite.