INDICAZIONI METEOROLOGICHE
Sabato sera 31 luglio i primi forti temporali si sono affacciati su comasco e lecchese e bergamasca. Domenica 1 agosto pomeriggio è stata la volta del bresciano con accumuli dai 30 ai 60 mm in Lugana e Valtènesi, 5-10 mm in bassa Valsabbia, nella zona di Botticino, Brescia città, collina di Brescia e gran parte della Franciacorta. Di nuovo cumulate più elevate nella Franciacorta a confine con il bergamasco e con il lago, dove si sono registrati 20-30 mm. Lunedì 2 agosto, in serata, un temporale ha interessato principalmente la zona del lago d’Iseo e parte della Franciacorta, fino a Brescia città con 5-10 mm. Nella giornata di mercoledì 4 agosto, mentre comasco, lecchese e alta bergamasca erano nuovamente alle prese con precipitazioni estremamente abbondanti (picchi di 100-150 mm), sul bresciano sono scesi dai 2 ai 5 mm di pioggia, con la sola eccezione della Franciacorta occidentale e delle zone prossime al lago d’Iseo dove sono scesi circa 20mm.
La possibilità di temporali pomeridiano-serali resterà sino a domenica sera, anche se non saranno più così diffusi. Dall’inizio della prossima settimana si attende una stabilizzazione delle condizioni climatiche e un forte rialzo delle temperature. Vivremo probabilmente i giorni più caldi di quest’estate.
FASE FENOLOGICA
Invaiatura.
GESTIONE DEL SUOLO E DELLA VEGETAZIONE
Nei vigneti più colpiti dalla grandine si consiglia di non effettuare alcuna operazione in verde e di attendere che le piante riemettano nuova vegetazione. Laddove non si è stati colpiti dalla grandine o laddove questa non ha fatto danni particolari è possibile effettuare leggere defogliature senza esporre il grappolo e cimature qualora necessarie. Nei vigneti colpiti il processo di maturazione verrà arrestato e le piante cercheranno di ricostituire l’apparato fogliare. Pertanto, in questi vigneti, ci si attende ulteriore ritardo della vendemmia.
PERONOSPORA
Rischio medio.
Piogge e temporali hanno ripristinato la dotazione idrica dei suoli e questo favorirà un’accelerazione del processo di maturazione. Per i vigneti/vitigni precoci è possibile interrompere gli interventi, mentre per vigneti/vitigni più tardivi l’obiettivo è quello di continuare a proteggere la vegetazione. Il criterio è sempre quello di intervenire anticipando nuove piogge/temporali e/o ripristinando la copertura laddove si è giunti al termine.
In funzione di ciò si consiglia di:
- Proseguire con una difesa con rame al dosaggio di 250 grammi di rame metallo per ettaro nelle zone meno sensibili.
- Nei vigneti biologici intervenire con 250 grammi di rame metallo per ettaro.
- Nei vigneti con danni da grandine intervenire con 250 grammi di rame metallo per ettaro. In miscela con rame può essere addizionata propoli che aiuta la cicatrizzazione delle ferite. Anche il bicarbonato di potassio aiuta in caso di grandinate, ma va effettuato con trattamento a parte.
- Nelle zone più sensibili è possibile impiegare, oltre al rame rame, zoxamide, oppure ciazofamide/ametoctradina in abbinamento a fosfonati.
OIDIO
Rischio medio
Mantenere elevato il livello di monitoraggio e intervenire con una linea adeguata alla pressione del patogeno.
Negli areali dove la pressione della malattia è storicamente bassa e nei vigneti poco sensibili intervenire con zolfo alla dose di 3 kg/ha. Nelle zone con forte pressione del patogeno e/o su varietà e vigneti più sensibili innalzare il dosaggio dello zolfo anche a 4-6 kg/ha.
BOTRITE
Il trattamento antibotritico della fase di invaiatura deve essere mirato alla fascia dei grappoli e pertanto andrebbe eseguito da solo, meglio se dopo le operazioni di gestione della vegetazione. Il miglior controllo della malattia rimane quello agronomico, attraverso una corretta gestione della chioma, la sfogliatura, concimazioni calibrate senza eccessi di azoto e una difesa corretta dall’oidio e dalla tignola.
Vi riportiamo a proposito le sostanze attive impiegabili dal Disciplinare di produzione integrata di Regione Lombardia 2021, descritte nel bollettino numero 11.
Ricordiamo che contro tale avversità il disciplinare consente 2 interventi annui escluso gli interventi con prodotti biologici e i terpeni.
Particolare attenzione va posta agli intervalli di sicurezza che sono di:
- 28 giorni per Fluazinam (es. Zignal)
- 28 giorni per Boscalid (es. Cantus)
- 21 giorni per Pyrimethanil (es. Scala)
- 21 giorni Fludioxonil + Cyprodinil (es. Switch)
- 14 giorni per Fenpyrazamide (es. Prolectus)
- 7 giorni per Fenexamide (es. Teldor)
Prodotti biologici e terpeni o non hanno intervallo di sicurezza o hanno intervallo di qualche giorno. Pertanto consultare attentamente le etichette dei prodotti che eventualmente si andranno ad impiegare in funzione di quello che sarà il periodo di vendemmia.