INDICAZIONI METEOROLOGICHE
Il mese di marzo è chiuso sopra la norma di circa 1,9 gradi, mentre dal punto di vista delle precipitazioni sono scesi dai 100 ai 150 mm su tutto il territorio.
Aprile sta proseguendo sulla falsariga di marzo e dei mesi precedenti, ossia caldo (a oggi +2,4° rispetto alla media) e generoso in termini di precipitazioni (al 12 del mese siamo tra 40-80 mm scesi su tutto il territorio). Un anno fa, il peggioramento del 13/04/2023, poneva la fine al lungo periodo, quasi 2 anni, di carenza precipitazioni/siccità.
Le piogge cumulate dal primo gennaio 2024 sono già attorno ai 350-400 mm su gran parte del territorio, con zone anche attorno ai 500-550 mm come la Valténesi, la fascia collinare da Brescia al lago d’Iseo e la collina bergamasca. Fa quasi impressione ricordare che tali quantitativi, nel 2022, sono stati raggiunti attorno al 30 di ottobre, ossia 6 mesi e mezzo dopo. Vaste zone del nord ovest (varesotto-comasco) sono già prossime ai 700-800 mm annui.
Per quanto riguarda le condizioni attuali si segnalano massime pienamente estive, attorno ai 28°.
Tuttavia, i modelli prevedono un brusco cambiamento delle condizioni per la giornata di martedì 16 aprile quando aria artica lambirà le Alpi e porterà un brusco abbassamento termico. L’ingresso di questa aria potrebbe generare instabilità pomeridiano serale e quindi rovesci, più probabili verso est. Anche i giorni successivi vedranno correnti da est e nuvolosità che potrà dare origine e rovesci sparsi.
La situazione è delicata in quanto l’afflusso di aria fredda sarà continuo e la stessa tenderà a sedimentare. Il passato insegna che le temperature minime che si registreranno saranno influenzate dalla presenza di cieli sereni, calma di vento e dalla reale quantità di freddo che riuscirà ad oltrepassare le Alpi.
FASE FENOLOGICA
L’ultimo periodo caldo sta accellerando lo sviluppo. A seconda delle zone e delle varietà la vite generalmente risulta compresa tra la fase di punte verdi (BBCH 07) e terza-quarta foglia distesa (BBCH 103-104). In zone di collina e areali con varietà molto precoci si è anche a grappoli visibili (BBCH 53) con 4-6 foglie distese.
GESTIONE SUOLO
Evitare di trinciare le interfile. Trinciare senza aver effettuato il primo intervento antiperonosporico aumenta il rischio di infezioni primarie.
GESTIONE IMPIANTI
L’elevato numero di giornate piovose ha rallentato tutte le operazioni di campagna che in diversi casi sono ancora da ultimare. Per le rimesse ed i nuovi impianti vale la regola generale che l’attecchimento è tanto più efficace quanto più si lavora bene un congruo volume di terra per assecondare l’espansione delle radici.
All’impianto una distribuzione localizzata di concime organico pellettato e/o letame aiuta senz’altro l’attecchimento.
REVOCA SOSTANZE ATTIVE
Le seguenti sostanze attive, sono state revocate e i prodotti commerciali contenenti queste sostanze potevano/potranno essere impiegati entro:
PERONOSPORA
In considerazione del rischio piogge da martedì e dove lo sviluppo dei germogli è mediamente oltre i 5 cm, si consiglia di intervenire lunedì con sostanze attive di copertura come rame idrossido o metiram, in grado di proteggere fino a 20-25 mm di pioggia.
Ribadiamo che il metiram è stato revocato, ma è possibile un suo impiego fino al 28 novembre 2024. Anche per chi aderisce alla misura 10 o alla SRA01 il metiram è ancora impiegabile, ma in questo caso fino al 30 giugno 2024.
È sconsigliato per ora ricorrere a prodotti sistemici, riservandoli a periodi con pressione del patogeno più elevata.
Vista l’esiguità della parete fogliare è possibile intervenire a file alterne, con 2 soli ugelli aperti per lato, ed è opportuno dosare i prodotti secondo il quantitativo riportato per ettolitro di acqua.
OIDIO
Abbinare al trattamento per la difesa da peronospora un trattamento anti oidico con zolfo al dosaggio 200 g/hl. Solo nelle aree con infezioni ricorrenti e su vitigni sensibili è possibile innalzare il dosaggio dello zolfo a 400 g/hl.
ESCORIOSI
Il patogeno sverna nei tralci infetti o sui residui vegetali in forma di picnidi che si differenziano in autunno-inverno. In primavera, dopo prolungati periodi di pioggia, i picnidi emettono dei cirri giallastri che vengono veicolati dalla pioggia sui germogli e infettano i tessuti. Il germoglio diventerà fragile, meno fertile e potrà anche seccare. In caso di presenza nel vigneto è importante asportare e rimuovere le parti infette e i residuo di potatura evitando di trinciarle. Generalmente si interviene tra rottura gemme e punte verdi. Nei vigneti colpiti può essere utile impiegare zolfo bagnabile a 4 kg/ha, iniziando in contemporanea la difesa da peronospora addizionando 200 g/ha di rame metallo.
INDICAZIONI PER LA DIFESA – PERONOSPORA
Con Decreto n. 3286 del 27 febbraio 2024, la Direzione Generale Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste ha approvato i disciplinari di produzione integrata della Lombardia per l’anno 2024. Tali norme sono valide per le aziende beneficiarie dell’operazione 10.1.01 “Produzioni agricole integrate” del PSR 2014-2020 giunta all’ultimo anno di impegno e per le aziende che saranno beneficiarie della nuova SRA 01.
Di seguito si riporta il link per la loro consultazione:
https://www.fitosanitario.regione.lombardia.it/wps/portal/site/sfr/protezione-delle-colture-e-del-verde/norme-tecniche-di-difesa-e-diserbo
Le modifiche rispetto al 2023 per la difesa da peronospora riguardano:
- La possibilità di utlizzare dithianon, folpet e fluazinam per un massimo di 6 impieghi.
- La possibilità di utilizzare matalaxyl m – metalaxyl e benalaxyl m per un massimo di 3 impieghi. In sostanza, la novità è che il metalaxyl è stato reinserito in Disciplinare, ma come alternativa all’impiego di Fluopicolide (metalaxyl che era uscito nel 2020).