INDICAZIONI METEOROLOGICHE
Domenica primo maggio rovesci localizzati hanno portato circa 3-8 mm nella Franciacorta più occidentale e sulla collina bergamasca e nella zona di Bedizzole. Brevi piovaschi nelle restanti zone. Tra il 2 e il 3 maggio brevi piovaschi hanno interessato la zona di Cellatica e la collina di Brescia con accumuli sempre di pochi mm. Mercoledì 4 maggio, invece, un temporale ha interessato in particolar modo la zona di Prevalle, Botticino e la collina di Brescia con accumuli sui 10 mm e con un picco precipitativo di 30 mm circa osservato verso Botticino mattina. Rovesci che hanno portato circa 5 mm anche a Brescia città e nella zona di Desenzano.
Prosegue questo tempo spesso nuvoloso e in certi frangenti anche instabile, seppur con precipitazioni limitate e diffuse a macchia di leopardo. Instabilità localizzata che dovrebbe proseguire fino a fine settimana, mentre da inizio settimana prossima il tempo si stabilizzerà e si assisterà anche ad un consistente rialzo termico.
FASE FENOLOGICA
A seconda delle zone e delle varietà la vite risulta tra 3-9 foglie distese (BBCH 103-109) e nella fase di infiorescenze visibili o infiorescenze distese con i fiori ancora chiusi e raggruppati tra loro (BBCH 53-55). Il germogliamento è abbastanza omogeneo nei vari areali e la fertilità appare molto buona, anche nel caso del groppello che da questo punto di vista è un vitigno critico.
GESTIONE DELL’INERBIMENTO E DELLA VEGETAZIONE
Ritardare dove ancora possibile la trinciatura delle interfile per ridurre il rischio di diffusione di infezioni primarie da peronospora. Per quanto riguarda il sottofila nei vigneti dove non si effettua il diserbo è possibile mettere in calendario il controllo meccanico dell’inerbimento.
È possibile effettuare le operazioni di spollonatura e scacchiatura avendo cura di lasciare a scopo precauzionale 1 o 2 germogli vigorosi nella testa di salice dei guyot (ove presenti). Grazie alla scacchiatura si evitano eccessive densità di vegetazione, si migliora l’arieggiamento e la penetrazione dei prodotti fitosanitari e di conseguenza si ha una riduzione delle problematiche sanitarie.
La spollonatura meccanica, da privilegiare rispetto a quella chimica, permette l’eliminazione dei germogli che crescono lungo il fusto e l’accortezza, in questo caso, è quella di evitare di tardare troppo l’intervento in quanto più i germogli crescono, maggiore sarà la ferita lasciata dalla loro eliminazione.
La spollonatura chimica può essere effettuata con le due sostanze attive ammesse da disciplinare per tale operazione:
- Carfentrazone: intervenire alla dose di 0,3 litri di prodotto per 100 litri d’acqua. Applicare 0,8–1 litri di soluzione acquosa per 10 metri lineari pari a 80 – 100 litri di soluzione per km percorso.
- Pyrafluen ethyle: dose d’impiego 0,8 litri/ha di prodotto distribuiti con circa 300 litri di acqua per ettaro.
PERONOSPORA
Il tempo umido e le recenti piogge stanno dando il via alle infezioni primarie che in virtù dell’andamento climatico non saranno particolarmente “virulente”, ma è bene, in ogni caso, mantenere la situazione sotto pieno controllo. In tutti gli areali si è eseguito il primo intervento, in alcuni anche un secondo e in certe zone anche il terzo. La regola consigliata è sempre quella di anticipare le piogge ripetendo l’intervento in caso di avvenuto dilavamento del prodotto o allo scadenza naturale del periodo di copertura.
Le sostanze attive consigliate per questa fase (rame o metiram) proteggono fino a 20-25 mm di pioggia.
I prodotti citotropici, quali ad esempio cimoxanil, o citrotropici traslaminari, come il dimetomorf possono essere abbinati ai prodotti di copertura nelle situazioni più a rischio, o in areali/vitigni più precoci e più avanti nello sviluppo.
Dalla prossima settimana nelle zone più precoci e/o a rischio è possibile introdurre sostanze attive sistemiche come metalaxil-m o i fosfonati, in abbinamento a sostanze di copertura come folpet o dithianon.
Per quanto riguarda i vigneti a conduzione biologica si consiglia la distribuzione di 150-200 grammi/ettaro di rame metallo (inteso proprio come sostanza attiva, non come dosaggio del prodotto commerciale).
OIDIO
Abbinare al trattamento per la difesa da peronospora un trattamento anti oidico con zolfo al dosaggio 200 g/hl. Solo nelle aree con infezioni ricorrenti e su vitigni sensibili è possibile innalzare il dosaggio dello zolfo a 400 g/hl. Nelle situazioni più a rischio o con infezioni ricorrenti è possibile inserire la sostanza attiva spiroxamina da settimana prossima.
INDICAZIONI PER LA DIFESA – OIDIO
Con comunicato regionale 2 marzo 2022 – n. 22, consultabile sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (BURL) Serie Ordinaria n. 9 di venerdì 4 marzo 2022, la D.G. Agricoltura alimentazione e sistemi verdi ha adottato le norme tecniche agronomiche nazionali di produzione integrata 2022. Nel comunicato è stato anche pubblicato l’aggiornamento 2022 delle norme tecniche di difesa e diserbo. Tali norme sono valide per le misure agro-climatiche ambientali del PSR e per i programmi operativi delle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli (OCM ortofrutta – reg. 1308/13/CE).
Di seguito si riporta il link per la loro consultazione:
Le modifiche rispetto al 2021 per la difesa da oidio riguardano:
- Possibilità di fare un triazolo in più tra Flutriafol, Fenbuconazolo, Penconazolo e Tetraconazolo
Prestare tuttavia attenzione ai limiti di etichetta e al fatto che Fenbuconazolo, Myclobutanil e Flutriafol sono stati revocati e hanno il termine d’impiego indicato nei bollettini precedenti. Sconsigliamo pertanto l’impiego di queste 3 sostanze attive, salvo residui giacenti in magazzino.