Condizioni meteo pregresse
A partire dai primi di maggio una fase di instabilità ha portato per alcuni giorni dei piovaschi che sono culminati con la perturbazione del 5/6 maggio che ha portato piogge diffuse tra i 10 ed i 30 mm a seconda delle località.
Già alla fine delle piogge era evidente il cambio di ventilazione che ha portato ad un cambiamento delle temperature con un incremento di 2°C sulle minime e di 5°C sulle massime. Negli ultimi 2 giorni vi è stato un forte rialzo termico delle minime:, causa di ulteriore stress alla colture a causa delle molte ore giornaliere con elevate T.
Dopo una breve fase con elevate umidità le giornate sono tornate asciutte con brevi fasi di rugiada notturna.
Previsioni
A partire dal 24 dovrebbe iniziare una nuova fase di instabilità che dovrebbe culminare in forti precipitazioni a carattere temporalesco nella giornata di mercoledì.
In seguito il clima si manterrà instabile con possibili piogge a carattere temporalesco localizzate.
L’ingresso dell’aria fredda dovrebbe consentire un ridimensionamento dei picchi di temperatura.
Peraltro il clima è da considerarsi oramai estivo con la conseguente gestione degli ombreggi.
Irrigazione
La lunga fase di stabilità e la bassa umidità nei suoli e nell’aria consente di bagnare liberamente.
Favorire apporti corposi nelle prime fasi di coltivazione, al fine di reintegrare le riserve, per poi limitare le distribuzioni dalla pre-chiusura fila in avanti per garantire condizioni sfavorevoli per i patogeni.
Fare attenzione ai livelli di umidità del suoli alla semina, poiché la lavorazione di suoli bagnati determina la costipazione degli stessi con conseguenti fenomeni di asfissia radicale e dei relativi sintomi (sviluppo disomogeneo, arrossamento o ingiallimento fogliare, nanizzazione).
Ombreggi
Tenuto conto delle elevate temperature, massimizzare figli ombreggi:
- Valeriana 15/20/25 % luminosità (la % è conseguente alla tessitura dei suoli o all’usi si sabbia in coltivazione)
- Spinacino 30 % luminosità
- Rucola 70 % luminosità
- Lattughino 40/50 % luminosità
Il livello di ombreggio può essere ottenuto dall’uso di tempera o reti ombreggianti o dalla combinazione degli stessi.
E’ opportuno rammentare che per l’ambiente di coltivazione lombardo, per le colture indicate, sono preferibili i cellophane a luce diffusa, che consentono di ridurre l’effetto luce diretta sulla coltura, limitando lo stress termico sulla foglia. Gli stessi non presentano controindicazioni nel periodo invernale.
Si rammenta, inoltre, che la temperatura di 27°C rappresenta la soglia per cui la valeriana deve essere ombreggiata in maniera “estiva”. Oltre questa temperatura e con luminosità superiore a 30.000 lux, infatti, in funzione dello stato idrico del terreno, si possono sviluppare danni da caldo a carico delle cotiledoni e delle piante.
Al momento le basse temperature notturne consentono alle colture si non subire eccessivamente gli stress termici.
Preparazione del terreno
Garantire lavorazioni profonde. Favorire la preparazione in corretto stadio di tempera per mettere le colture nelle migliori condizioni.
Concimazioni
Procedere con le concimazioni in base ai piani aziendali Si ricorda che gli ombreggi riducono la capacità delle piante di produrre sostanza secca per via della minore fotosintesi, determinando un progressivo assottigliamento dei tessuti e della consistenza delle stesse. Per tale motivo si consiglia di ridurre le concimazioni azotate per evitare il rigoglio vegetativo e l’ulteriore riduzione di consistenza dei tessuti.
Semina
A partire da questa settimana i cicli raggiungeranno la lunghezza estiva. Seminare superfici adeguate alle necessità di conferimento tenuto conto delle rese a fine ciclo.
Eventuali disomogeneità alla nascita possono derivare da fenomeni di dormiente causati della alte temperature, soprattutto per le colture con sensibilità al caldo.. Per evitarne l’insorgenza è necessario tenere le sementi a T controllata o procedere con un processo di vernalizzazione prima della semina.
Stato fitosanitario
Le elevate temperature hanno facilitato l’insorgenza delle fusariosi. Questo patogeno specie specifico che danneggia gli apparati radicali, determina i suoi danni maggiori nel corso delle ondate di calore a causa dell’incapacità della pianta di assorbire acqua a sufficienza per far fronte alle necessità di evapotraspirazione. Non sono disponibili rimedi chimici efficaci da usare in corso di coltura per cui si consigliano le seguenti attività:
- Favorire ampie rotazioni;
- Acquistare sementi di origine certificata o eventualmente fare analisi di controllo;
- La preparazione dei suoli deve essere fatta a regola d’arte con adeguata profondità e struttura;
- Ombreggiare le colture per evitare gli eccessi di calore;
- Utilizzare funghi antagonisti del genere Tricoderma come prevenzione;
- In caso di infestazioni manifeste utilizzare Fusarium ipovirulento.
- In caso di forti attacchi è possibile ridurre il potenziale di inoculo mediante l’uso di geodisinfestanti, cui peraltro è necessario far seguire comunque una rotazione.
Sporadica presenza di altica, controllabile mediante trattamenti delle testate o con la predisposizione dei reti antinsetti sulle stesse.
Presenza di plutella su rucola, controllabile con gli insetticidi ammessi sulla coltura.
Prime ovodeposizioni di minatrice fogliare su valeriana: il controllo può essere effettuata mediante l’uso di spinosad a T10, si rammenta che per il controllo dell’insetto le etichette indicano 50/75 ml/hl (dose massima 0,45 kg/ha).