INDICAZIONI METEOROLOGICHE
Venerdì 23 luglio dei temporali hanno interessato le valli arrivando a lambire l’alta Valtènesi con qualche mm. Domenica 25 luglio un forte temporale nel tardo pomeriggio ha interessato la Franciacorta e la fascia collinare fino Brescia, portando grandinate che hanno colpito in particolar modo la porzione nord-occidentale e prossima al lago d’Iseo dell’areale. I mm scesi vanno dai 25-30 delle zone a confine con la provincia di Bergamo ai 10 circa della collina di Gussago. Lunedì 26 luglio sono scesi dai 15 ai 25 mm su tutta la fascia pedemontana dall’Oglio al Chiese, con la Lugana rimasta ai margini e dove si sono accumulati circa 2-7 mm. Colpita particolarmente la parte alta della Valtènesi dove nelle prime ore del mattino oltre alla pioggia (25-30 mm) è scesa la grandine. 10-15 mm scesi anche nella zona di Capriano. Brevi rovesci anche martedì 27 con 4-8 mm diffusi a Brescia città, Capriano e nella Lugana. Mercoledì 28 luglio un temporale del tardo pomeriggio ha fatto cadere una ventina di mm in Lugana.
Già nella serata odierna tornerà la possibilità di temporali, che saranno probabili per tutto il fine settimana. Anche la prossima settimana il nord Italia rimarrà terra di confine tra umide correnti sud-occidentali e la porzione settentrionale dell’anticiclone africano, che sta portando le temperature sui 40° al sud Italia. Purtroppo, a causa della diversità tra la masse d’aria in questione, è probabile la formazione di eventi intensi e dannosi.
FASE FENOLOGICA
Chiusura grappolo – Inizio invaiatura.
GESTIONE DEL SUOLO E DELLA VEGETAZIONE
Nei vigneti più colpiti dalla grandine si consiglia di non effettuare alcuna operazione in verde e di attendere che le piante riemettano nuova vegetazione. Laddove non si è stati colpiti dalla grandine o laddove questa non ha fatto danni particolari è possibile effettuare leggere defogliature senza esporre il grappolo e cimature qualora necessarie. Nei vigneti colpiti il processo di maturazione verrà arrestato e le piante cercheranno di ricostituire l’apparato fogliare. Pertanto, in questi vigneti, ci si attende ulteriore ritardo della vendemmia.
PERONOSPORA
Rischio basso.
Il nuovo periodo caldo e secco avviato il 17 luglio ha senz’altro abbassato il rischio di nuove infezioni secondarie. Ora è consigliabile intervenire cercando di anticipare nuove piogge/temporali, andando a ripristinare la copertura con la possibilità di osservare l’intervallo più lungo indicato nelle etichette.
In funzione di ciò si consiglia:
- Nelle zone sensibili è possibile impiegare sostanze di copertura come rame, ciazofamide e ametoctradina, in abbinamento a fosfonati.
- Nei vigneti a basso rischio e nelle zone più precoci è possibile proseguire con una difesa con rame al dosaggio di 300 grammi di rame metallo per ettaro.
- Nei vigneti biologici intervenire con 300 grammi di rame metallo per ettaro.
- Con piovosità superiore a 30-40 mm, in funzione della linea di difesa adottata, valutare il grado di copertura e ripristinare al più presto la difesa.
Dove ha grandinato (zona dei Pirenei) è consigliabile intervenire con propoli e rame, o anche con prodotti a base di bicarbonato di potassio che hanno azione cicatrizzante e antifungina. Anche i trattamenti antibotritici possono aiutare in tal senso ed evitare che dalle ferite insorgano problematiche. Fortunatamente, vista la fase in cui siamo, gli organi colpiti potranno disseccare senza particolari criticità.
Con infezioni in corso può essere interessante l’impiego di olio essenziale di arancio che ha un’azione fisica che si esaurisce in poco tempo, agendo per contatto e portando le pareti di miceli, conidi ecc. al disseccamento. Nel caso di un suo impiego è sconsigliata la miscela con zolfo o, al massimo, si consiglia di non andare oltre i 2 kg/ha di zolfo. Sono 4 i prodotti commerciali registrati su vite a base di olio essenziale di arancio: Prev am – Limocide – Organic Plus e Essen’Ciel, tutti con dosaggio da 1,6 a 2 litri ettaro e 3 giorni di carenza. I prodotti hanno anche azione insetticida in quanto provocano il disseccamento della cuticola degli insetti con esoscheletro molle (es: mosche bianche, tripidi, cicaline)
Impiegabile anche il tannino di castagno che essendo un composto polifenolico crea un ambiente sfavorevole alla proliferazione dei patogeni fungini in generale. Sulla vegetazione crea una sottile pellicola che è in grado di ridurre l’evapotraspirazione e quindi è di aiuto nei periodi caldi e siccitosi, inoltre svolge anche un’azione repellente nei confronti degli insetti.
OIDIO
Rischio medio
Mantenere elevato il livello di monitoraggio e intervenire con una linea adeguata alla pressione del patogeno.
Negli areali dove la pressione della malattia è storicamente bassa e nei vigneti poco sensibili intervenire con zolfo alla dose di 4 kg/ha. Nelle zone con forte pressione del patogeno e/o su varietà e vigneti più sensibili innalzare il dosaggio dello zolfo anche a 6-8 kg/ha.
In alternativa allo zolfo è possibile utilizzare metrafenone/pyriofenone o meptyl dinocap o bupirimate o proquinazid o ciflufenamide. Ricordiamo il limite di 3 impieghi tra metrafenone e pyriofenone e, al contempo, massimo 2 interventi alternativi tra loro tra proquinazid, bupirimate e pyriofenone.
Impiegabili in questa fase anche i triazoli disponibili: difenconazolo, penconazolo, tebuconazolo, tetraconazolo, flutriafol. Non citiamo fenbuconazolo e miclobutanil in quanto revocati.
Un intervento antiperonosporico e antioidico ed il successivo, in questa fase possono essere intervallati dall’impiego di zolfo ventilato alla dose di 30/35 kg/ha.
INDICAZIONI METEOROLOGICHE
Venerdì 16 luglio temporali pomeridiani in discesa dalle valli hanno portato circa 10-15 mm in Franciacorta, zona di Gussago-Cellatica, Brescia e zona di Capriano, saltando la Valtènesi e l’area di Desenzano (2-3 mm) e riprendendo vigore nella zona di Pozzolengo-Sirmione con 15-20 mm. Da allora su quasi tutto il territorio non ha più piovuto ad eccezione di ieri sera, giovedì 22 luglio, quando un temporale anche abbastanza intenso ha coinvolto la sponda bresciana del lago di Garda da Puegnago a salire e l’area di Pozzolengo-Monzanbano. Segnalata grandine nella zona dei Pirenei di Pozzolengo. Come accumuli si sono registrati dai 10-15 mm di Puegnago ai 35-40 mm di Limone sul Garda. 5-10 mm in Lugana, Desenzano esclusa. Ad inizio settimana prossima si riproporrà quanto osserviamo ormai da un mese: ossia aree depressionarie nel nord ovest europeo ed il nord Italia nella zona di confine tra i margini sud-orientali dell’area depressionaria ed il lato occidentale dell’anticiclone. Proprio per questo sarà possibile la formazione di temporali i quali, ancora una volta, saranno molto più probabili nel nord ovest della regione ed in Piemonte, con coinvolgimento anche del Bresciano qualora l’anticiclone scopra di più i suoi confini occidentali.
Permane una situazione di deficit e stress idrico in diffuso, in particolare modo in Franciacorta, dove si consiglia di proseguire con le irrigazioni di soccorso, specialmente nel caso di giovani e/o nuovi impianti.
FASE FENOLOGICA
Pre chiusura grappolo – Chiusura grappolo.
GESTIONE DEL SUOLO E DELLA VEGETAZIONE
Laddove non si fosse ancora intervenuti o nel caso si rendesse necessario un nuovo intervento, procedere con la cimatura.
PERONOSPORA
Rischio medio.
Piogge e temporali hanno ripristinato la dotazione idrica dei suoli, ma anche aumentato le umidità notturne e le bagnature fogliari e questa condizione permarrà, viste le condizioni meteo previste. I grappoli sono molto meno sensibili ad attacchi, ma anche in virtù del ritardo stagionale che si osserva l’obiettivo degli interventi è quello di continuare a proteggere la vecchia vegetazione e tenere protetta quella nuova, mano a mano che questa si forma. Il criterio è sempre quello di intervenire anticipando nuove piogge/temporali e/o ripristinando la copertura laddove si è giunti al termine.
In funzione di ciò si consiglia di:
- Proseguire con una difesa con rame al dosaggio di 250 grammi di rame metallo per ettaro nelle zone meno sensibili.
- Nei vigneti biologici intervenire con 250 grammi di rame metallo per ettaro.
- Nei vigneti con danni da grandine intervenire con 250 grammi di rame metallo per ettaro. In miscela con rame può essere addizionata propoli che aiuta la cicatrizzazione delle ferite. Anche il bicarbonato di potassio aiuta in caso di grandinate, ma va effettuato con trattamento a parte.
- Nelle zone più sensibili è possibile impiegare, oltre al rame rame, zoxamide, oppure ciazofamide/ametoctradina in abbinamento a fosfonati.
Con infezioni in corso può essere interessante l’impiego di olio essenziale di arancio che ha un’azione fisica che si esaurisce in poco tempo, agendo per contatto e portando le pareti di miceli, conidi ecc. al disseccamento. Nel caso di un suo impiego è sconsigliata la miscela con zolfo o, al massimo, si consiglia di non andare oltre i 2 kg/ha di zolfo.
OIDIO
Rischio medio
Mantenere elevato il livello di monitoraggio e intervenire con una linea adeguata alla pressione del patogeno.
Negli areali dove la pressione della malattia è storicamente bassa e nei vigneti poco sensibili intervenire con zolfo alla dose di 3 kg/ha. Nelle zone con forte pressione del patogeno e/o su varietà e vigneti più sensibili innalzare il dosaggio dello zolfo anche a 4-6 kg/ha.
Un intervento antiperonosporico e antioidico ed il successivo, in questa fase possono essere intervallati dall’impiego di zolfo ventilato alla dose di 30/35 kg/ha.
BOTRITE
Il trattamento antibotritico della fase di invaiatura deve essere mirato alla fascia dei grappoli e pertanto andrebbe eseguito da solo, meglio se dopo le operazioni di gestione della vegetazione. Il miglior controllo della malattia rimane quello agronomico, attraverso una corretta gestione della chioma, la sfogliatura, concimazioni calibrate senza eccessi di azoto e una difesa corretta dall’oidio e dalla tignola.
Vi riportiamo a proposito le sostanze attive impiegabili dal Disciplinare di produzione integrata di Regione Lombardia 2021, descritte nel bollettino numero 11.
Ricordiamo che contro tale avversità il disciplinare consente 2 interventi annui escluso gli interventi con prodotti biologici e i terpeni.
Particolare attenzione va posta agli intervalli di sicurezza che sono di:
- 28 giorni per Fluazinam (es. Zignal)
- 28 giorni per Boscalid (es. Cantus)
- 21 giorni per Pyrimethanil (es. Scala)
- 21 giorni Fludioxonil + Cyprodinil (es. Switch)
- 14 giorni per Fenpyrazamide (es. Prolectus)
- 7 giorni per Fenexamide (es. Teldor)
Prodotti biologici e terpeni o non hanno intervallo di sicurezza o hanno intervallo di qualche giorno. Pertanto consultare attentamente le etichette dei prodotti che eventualmente si andranno ad impiegare in funzione di quello che sarà il periodo di vendemmia.