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D.E.

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Viticoltura di precisione

ZONAZIONE DELLA SUPERFICIE AZIENDALE PER OTTIMIZZARE TEMPO, RISORSE E PRODUZIONE.

Nell’ambito della produzione vitivinicola è consuetudine che le aziende agricole tendano a standardizzare le pratiche in campo, come ad esempio la potatura, le concimazioni, la gestione dell’inerbimento, la gestione della chioma, il diradamento e la raccolta, senza considerare il reale stato di vigore delle diverse zone dell’appezzamento o le problematiche in atto.

Con il nostro servizio di viticoltura di precisione possiamo ottenere una zonazione della superficie aziendale a seconda della vigoria o dello stato di stress dei vigneti, differenziando quindi le pratiche agronomiche, ottimizzando tempo, risorse e produzione.

Dagli studi si è visto come le piante, in condizione di buona salute, assorbono maggiormente la lunghezza d’onda del rosso e riflettono alti livelli di verde e infrarosso, mentre in condizioni di stress non riescono ad assorbire la totalità del rosso e riflettono bassi livelli di verde e infrarosso. Misurando quindi la quantità di luce riflessa per ogni precisa lunghezza d’onda e facendo il rapporto tra di esse, è possibile avere degli indici che vadano a indicare se le piante sono in salute o se hanno delle problematiche.

Tra gli indici maggiormente utilizzati vi è l’NDVI (Normalized Difference Vegetation Index), che rappresenta la densità e lo stato di salute della vegetazione attraverso la differenza tra il Rosso (R) e il Vicino-infrarosso (NIR).

Dal loro rapporto si ottiene una scala di valori variabile da -1 a 1 con cui è possibile realizzare delle mappe dei vigneti rappresentando le piante con un alto indice NDVI, quindi in buona salute, colorate di blu o verde, mentre le vigne più o meno stressate, quindi con un basso indice NDVI, colorate rispettivamente di giallo, arancio o rosso a seconda della gravità.

fotocamera multispettrale

Quello che utilizziamo per raccogliere questi dati non è un comune drone, ma si tratta di un modello dedicato per l’agricoltura sul quale è installata una fotocamera con 5 sensori differenti: un sensore RGB classico e altri 4 sensori, ognuno dei quali con la capacità di catturare le informazioni di una specifica lunghezza d’onda: Verde (G): ± 560 nm, Rosso (R): ± 650 nm, Red Edge (RE): ± 730 nm e Vicino-infrarosso (NIR): ± 860 nm.

Per raccogliere questi dati possono essere utilizzati sia i satelliti che i speciali droni con installata una fotocamera multispettrale, ma mettendoli a confronto i droni risultano di gran lunga più performanti in vigneto grazie a una risoluzione per pixel di 3-5 cm, così da avere un dettaglio del vigneto a livello di foglia e permettendo quindi l’esclusione dell’interfila dall’analisi, a differenza dei satelliti che, con una risoluzione per pixel di 5-10 metri, non riescono a distinguere il filare dall’interfila, inquinando quindi il risultato dell’analisi.

Le fasi del lavoro

MAPPATURA CON ZONAZIONE SU VIGNETO

Fase 1: Rilievo dei vigneti.

La prima fase del servizio consiste nel rilievo dei vigneti effettuando un volo nel periodo vegetativo (15 giugno – 15 settembre). Prima del decollo viene definito un piano di volo con tutti i dettagli come altezza, percentuale di sovrapposizione delle immagini e velocità, si calibra la fotocamera con l’utilizzo di un pannello di calibrazione della riflettanza e si registra sul diario di volo tutti i dettagli della missione che verrà effettuata.

Fase 2: Elaborazione dei dati.

La seconda fase è rappresentata dall’elaborazione dei dati. I file acquisiti sono elaborati mediante una serie di software attraverso i quali viene effettuata la mosaicatura delle immagini e l’eliminazione degli elementi di disturbo come alberi, edifici e l’interfila. Alla fine del processo viene restituita una mappa colorimetrica basata sull’indice NDVI sulla quale è possibile creare le zonazioni dell’azienda con caratteristiche omogenee.

Fase 3: Estrapolazione dei dati statistici.

L’ultima fase consiste nell’estrazione di un’analisi statistica relativa alle classi riscontrate nell’appezzamento analizzato, così da avere dei dati oggettivi con cui fare confronti con altri appezzamenti o con lo stesso appezzamento ma in anni/periodi diversi, monitorando quindi i progressi.

APPLICAZIONI IN CAMPO

Con le mappe e i dati ottenuti è quindi possibile ottimizzare il sistema produttivo attraverso:

  • La differenziazione delle concimazioni (con l’ausilio di spandiconcime a reteo variabile);
  • La differenziazione delle potature;
  • La diversa gestione del suolo e degli inerbimenti;
  • La modulazione delle irrigazioni.

Zona Rossa: NDVI 0,5-0,6 (Bassa vigoria)

  • Concimazione a base di letame
  • Potatura corta e abbondanti irrigazioni
  • Inerbimento a file alterne

Zona Gialla: NDVI 0,60-0,70 (Media vigoria)

  • Concimazione bilanciata a lenta cessione
  • Potatura medio-corta e irrigazioni costanti
  • Sfalci degli inerbimenti regolari

Zona Verde: NDVI 0,70-0,80 (Buona vigoria)

  • Concimazione di mantenimento
  • Potatura lunga e irrigazioni moderate
  • Sfalci degli inerbimenti regolari

Zona Blu: NDVI 0,80-1,00 (Forte vigore)

  • Concimazioni non necessarie
  • Potatura lunga e irrigazioni moderate
  • Sfalci degli inerbimenti frequenti